Il Friuli Venezia Giulia al centrosinistra. Ma vota solo un cittadino su due.
23 Aprile 2013L’anomalia diventa normalità
27 Aprile 2013Il Guardian, paraltro, accusa Barak Obama di "voltafaccia" rispetto agli impegni presi nel 2010 di disarmo nucleare (accusa respinta dagli Stati Uniti perché – secondo l’amministrazione americana – rendere teleguidati i missili rappresenta soltanto, «un significativo cambiamento», per cui «non viola gli impegni del 2010»).
Cosa sono i "B61"? Si tratta di ordigni di vecchia generazione ancora conservati negli arsenali Nato europei, in Belgio, Olanda, Germania, Turchia, ma anche in Italia, che ne ospiterebbe una settantina, secondo le ultime stime: 50 in Friuli, nella base di Aviano, e 20 a Ghedi, vicino a Brescia.
Bombe atomiche di vecchia generazione, ma piuttosto potenti: quelle presenti in Europa sarebbero di 340 chilotoni (un chilotone corrisponde a mille tonnellate di tritolo), ossia oltre 30 volte l’ordigno di Hiroshima).
Le polemiche in Italia non si faranno attendere. La pressione della campagna "Taglia le ali alle armi" contro l’acquisto degli F-35 – promossa da Rete Italiana Disarmo, Sbilanciamoci e Tavola della Pace – aveva coinvolto 650 associazioni col sostegno di oltre 50 enti locali (tra Regioni, Province e Comuni). Era anche stata promossa una petizione che aveva raccolto più di 75 mila firme.
Ora, al "no" nei confronti di un velivolo da guerra tipicamente offensivo e al suo costo esorbitante – la stima è di una spesa per le povere casse del nostro Paese di 15-20 miliardi di euro, senza contare il costo di mantenimento degli aerei – si aggiunge il fatto che potrebbero essere usate per sganciare missili nucleari, cioè armi di distruzione di massa.
«L’Italia deve dire no a questa follia», dice Giulio Marcon, neo deputato di Sel, e già coordinatore di "Sbilanciamoci". «Dopo questa notizia ancora più forte è la convinzione della necessità di cancellare immediatamente la partecipazione del nostro Paese al programma di acquisizione e costruzione dei cacciabombardieri F-35. Si tratta di aerei che non servono per le missioni di pace e per difendere il Paese, ma solo per fare la guerra. E oltretutto per portare ordigni nucleari».
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1 Comment
Questa faccenda è scandolosa (nel senso evangelico del termine) ma non pare che i parlamentari italiani si stiano preoccupando troppo dello stravogimento dello spirito repubblicano-costituzionale che doveva guidare il nostro paese e renderlo un modello per altre nazioni. Stiamo perdendo la bussola per ragioni di miserabile vassallaggio: invece di consigliare/redarguire i nostri alleati, ci limitiamo a prendere ordini ed eseguire.
Fin dove ci spingeremo nel nostro ossequio?
Saremo in grado di capire che esiste una soglia che non va attraversata e sapremo dire basta, salvando la nostra anima, il nostro onore, la nostra vocazione?