Una voce giovane buca il silenzio dell’Internazionale socialista
15 Febbraio 2013Trentino, l’europeismo necessario
22 Febbraio 2013L’Aspromonte, con tutte le sue contraddizioni, i suoi misteri e la sua magia, appare come un grande libro dentro il quale leggere la storia di un imprenditore brianzolo alle prese con il fratello musicista della cui firma ha bisogno per l’affare della sua vita e con il suo presunto rapimento. Soprattutto in questo momento di crisi, non solo economica, l’Aspromonte ritorna ad essere quello che è stato per molti secoli: l’incanto e la fascinazione per la sua bellezza, unica e straordinaria, il luogo che ha ospitato i monaci bizantini, gli eremiti, che in tempi di guerre e di crisi di civiltà trovavano la pace e cercavano la buona vita tra queste montagne. Come alla fine di questo film il siur Boatti, tipico rappresentante dell’imprenditore stressato e divorato dai ritmi del mercato, ritrova se stesso ed un più equilibrato rapporto con la vita ed il lavoro, a partire da un’esperienza che gli ha fatto scoprire il respiro profondo della Madre Terra.
Quel respiro profondo che rappresenta la trama profonda del romanzo di Carmine Abate,attraverso la storia della famiglia Arcuri e del "Rossarco", leggendaria collina sul mare Jonio, lungo le vicende del Novecento. Un romanzo che – nel suo continuo interrogarsi fra modernità e tradizione – ha molto a che fare con il messaggio chiave della primaveramediterranea.
Così propongo a Tonino di venire a Trento a presentare il film e, visto che Carmine e Tonino si conoscono, di fare di questa serata l’omaggio ad un Mezzogiorno che chiede diessere ascoltato ed amato. Quasi a rappresentare l’inizio di un viaggio con l’intento dichiarato di riconnettere politica e luoghi.
2 Comments
bravi , complimenti.
ahahah Tonino imperversa: gli devono essere fischiate le orecchie a forza di essere citato sul tuo blog ;o)
Ci vediamo in Sala Rosa.