Pergine Valsugana qualcosa ci insegna?
27 Maggio 2013Sovranità in conflitto
30 Maggio 2013… che ha condannato i responsabili della Eternit per la morte nell’area di Casale Monferrato di 2161 persone. Riconoscendo non solo la colpa (il rapporto di causa-effetto fra l’aspirazione di fibre di amianto e l’insorgere del mesotelioma pleurico) ma anche il dolo, ovvero la responsabilità per l’"omissione volontaria delle cautele antinfortunistiche nei luoghi di lavoro dal 1952 al 2008", aprendo finalmente una pagina di verità verso tutti i lavoratori e i cittadini che hanno pagato con la vita l’esposizione all’amianto.
Purtroppo non si tratta solo di una tragedia del passato. L’amianto continua ad uccidere (ogni anno oltre 100.000 persone nel mondo, circa 4.000 in Italia). Rappresenta una pesante eredità anche in Trentino dove sono stati monitorati circa 2.700.000 mq di coperture in eternit che si aggiungono all’amianto che possiamo trovare nei pavimenti, nelle controsoffittature, nei locali caldaia delle case costruite prima della messa al bando (1992).
Una presenza inquietante quella della "malapolvere", che richiederà uno sforzo per la bonifica di almeno una decina d’anni. Ma con l’obbligo alla rimozione e gli incentivi previsti dalla legge provinciale, l’azione di bonifica potrà finalmente avere un impulso decisivo.
L’essere stato promotore e primo firmatario della proposta che ha portato all’approvazione di questa legge è dunque motivo di soddisfazione personale e del gruppo consiliare del PD del Trentino.
Un’ultima annotazione. L’augurio che la vicenda amianto ci aiuti a riflettere attorno ad un modello di sviluppo che non ha saputo e non sa interrogarsi sulla propria sostenibilità. Per fare in modo che sia il "principio prudenza" a guidarci nelle nostre scelte.