"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Io sono molto preocupato anche per il futuro del mio paese, l’Italia. Sono un semplice pensionato ed al momento la crisi mi tocca relativamente, ma vedo che siamo tornati al punto iniziale della crisi quando era stato necessario affidare a Monti il Governo del paese. Se dopo vari mesi di tentativi siamo tornati di nuovo al punto di partenza col governo tedesco che non cede di una virgola il segnale è pessimo. I tedeschi non vogliono che le proprie banche perdano gli euro prestati alla Grecia, non vogliono che con gli eurobond ci sia una comune partecipazione ai costi di finanziamento degli stati sovrani, ma allo stesso tempo loro che non ne hanno bisogno vedono arrivare a casa propria vagonate di euro dei riaparmiatori europei impauriti, vedono che i loro bund vengono acquistati ad interessi praticamente zero finanziandosi così senza costi mentre noi e la Spagna (senza parlare della Grecia) dobbiamo pagare interessi dal 6 all’8% che significano finire inevitabilmente in default.
Caro Franco, la tua analisi è molto lucida e la condivido. Se questo è quel che sanno fare i tecnici non andremo lontano. Al tempo stesso gran parte della politica purtroppo altro non sa fare che assecondare gli umori, incapace di visione e di uscire dal vecchio schema dello sviluppo senza limiti. Occorrono nuove idee, ma i laboratori sono rari e quelli che ci sono come il Trentino sembrano piuttosto affaticati, anche qui in mancanza di ossigeno e di fantasia. Preferiamo le scorciatoie e l’affidarci ai salvatori della patria, piuttosto che alla fatica dello studio e della ricerca, della proposta alta e della mediazione. Cioè della politica (quella buona, s’intende). A questa cerco di dedicare il mio tempo. Ma non sono ottimista.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito assumiamo che tu concordi con questo obiettivo.Accetta tuttiRifiuta tuttiPrivacy policy
2 Comments
Io sono molto preocupato anche per il futuro del mio paese, l’Italia. Sono un semplice pensionato ed al momento la crisi mi tocca relativamente, ma vedo che siamo tornati al punto iniziale della crisi quando era stato necessario affidare a Monti il Governo del paese. Se dopo vari mesi di tentativi siamo tornati di nuovo al punto di partenza col governo tedesco che non cede di una virgola il segnale è pessimo. I tedeschi non vogliono che le proprie banche perdano gli euro prestati alla Grecia, non vogliono che con gli eurobond ci sia una comune partecipazione ai costi di finanziamento degli stati sovrani, ma allo stesso tempo loro che non ne hanno bisogno vedono arrivare a casa propria vagonate di euro dei riaparmiatori europei impauriti, vedono che i loro bund vengono acquistati ad interessi praticamente zero finanziandosi così senza costi mentre noi e la Spagna (senza parlare della Grecia) dobbiamo pagare interessi dal 6 all’8% che significano finire inevitabilmente in default.
Caro Franco, la tua analisi è molto lucida e la condivido. Se questo è quel che sanno fare i tecnici non andremo lontano. Al tempo stesso gran parte della politica purtroppo altro non sa fare che assecondare gli umori, incapace di visione e di uscire dal vecchio schema dello sviluppo senza limiti. Occorrono nuove idee, ma i laboratori sono rari e quelli che ci sono come il Trentino sembrano piuttosto affaticati, anche qui in mancanza di ossigeno e di fantasia. Preferiamo le scorciatoie e l’affidarci ai salvatori della patria, piuttosto che alla fatica dello studio e della ricerca, della proposta alta e della mediazione. Cioè della politica (quella buona, s’intende). A questa cerco di dedicare il mio tempo. Ma non sono ottimista.