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Il PD del Trentino e il progetto territoriale
3 Febbraio 2014
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Il PD del Trentino e il progetto territoriale
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I luoghi della politica. Per una prospettiva territoriale del PD del Trentino

Pubblichiamo il “contributo di idee” – costruito dopo un percorso condiviso con alcuni incontri aperti e partecipati –  sottoscritto da 40 persone, prevalentemente giovani – impegnate nei Circoli del PD del Trentino, nelle associazioni, nelle Istituzioni – che hanno voluto condividere un‘impostazione comune in vista del prossimo congresso.

(gennaio 2014) Confrontandoci insieme abbiamo condiviso la necessità di fare della fase congressuale che ci attende l‘occasione per rafforzare il nostro partito, superando quelle frammentazioni che negli ultimi anni ci hanno impedito di costruire un progetto politico affidabile e maturo, vero cardine della coalizione e del governo provinciale. In particolare abbiamo individuato un filo conduttore rispetto al ruolo e al profilo che vogliamo attribuire al nostro partito e ai contenuti di un progetto che dovrà saper interpretare.

1) Un partito strutturato, inclusivo, aperto, che si occupa di contenuti. Un progetto politico, per essere tale, si deve nutrire del confronto costante con la società e saperne dare rappresentanza. Per fare questo c‘è bisogno di un partito aperto e strutturato, che sappia indicare – attraverso la sua articolazione territoriale in Circoli e Coordinamenti di Valle – soluzioni alla comunità, grazie ad un rapporto costante con i corpi intermedi, le associazioni, le istituzioni, i cittadini. C‘è il bisogno di far emergere una nostra visione comune del Trentino, soprattutto in relazione ai problemi che la politica sarà chiamata ad affrontare nel prossimo futuro: l‘economia e il lavoro, l‘autonomia e le sue riforme, il rinnovamento della classe politica, la gestione delle risorse collettive, l‘innovazione sociale e del welfare ecc.

Un partito come soggetto politico non può essere solo uno spazio indeterminato dentro il quale singoli coltivano la loro autopromozione; per questo la/il prossima/o Segretaria/o del PD del Trentino dovrà saper costruire una squadra coesa in grado di mettere a disposizione energie e impegno per supportare l‘azione del partito e favorire, coltivandola, la partecipazione. Non dobbiamo infatti dimenticare che la politica è un‘avventura collettiva e come tale ha bisogno delle competenze e delle esperienze di molti. Anche per questo è necessario costruire una segreteria organizzata per funzioni e settori tematici, che possa garantire continuità ed efficacia all‘azione politica.

2) Un partito che sa costruire percorsi di crescita per le nuove generazioni e formare la nuova classe dirigente. Il Partito Democratico del Trentino dovrà assumersi l‘impegno di essere luogo di elaborazione strategica ma anche di formazione politica, per incoraggiare e supportare tutti, soprattutto i giovani, ad avvicinarsi all‘impegno del responsabile governo della cosa pubblica e per favorire la gestione efficace dell‘azione politica del partito. Dobbiamo costruire un‘infrastruttura per il dialogo, anche tra generazioni: un luogo di confronto tra competenze, sensibilità e formazioni diverse, guardando a quei modelli di organizzazione e formazione presenti nelle realtà riformiste nazionali ed europee. Questo per coniugare, valorizzandole, tradizione e innovazione e intrecciare l’esperienza con la volontà di cambiamento. Un partito che vuole radicarsi sul territorio non può prescindere dal compito di formare classe dirigente, da un lato incentivando la partecipazione dei giovani e la valorizzazione delle loro competenze e priorità, dall‘altro progettando percorsi di formazione continua per i suoi dirigenti e iscritti a tutti i livelli di governo. Solo la combinazione di queste due azioni può garantire il continuo e graduale ricambio della classe dirigente.

Per questo la/il prossima/o Segretaria/o del PD del Trentino dovrà valorizzare ed incoraggiare il contributo dei giovani – anche valutando la costituzione di uno specifico gruppo aperto e dotato di autonomia – con l‘obiettivo di costruire, attraverso il confronto, un soggetto politico capace di definire una proposta per il futuro, favorendo la formazione e il dialogo di tutte le sue componenti.

3) Un partito territoriale, radicato, capace di valorizzare e sostenere l‘impegno dei suoi amministratori e il ruolo dei circoli. Un partito presente sul territorio che si apre alla partecipazione, valorizza le proprie competenze interne ed esterne, dialoga con le altre forze politiche di Centrosinistra autonomista e che al contempo si assume la responsabilità di fare sintesi, produrre visioni e strategie, decidere. Viviamo il paradosso di una Provincia Autonoma che, da un lato, gestisce con autonomia politica ed amministrativa quasi integrale tutte le competenze fondamentali per l‘organizzazione e lo sviluppo della comunità locale e, dall‘altra, i soggetti meno autonomi sono proprio quei corpi intermedi, a partire dal nostro partito, che hanno come proprio scopo quello di assumere decisioni pubbliche, governare le istituzioni e costruire progetti collettivi. Per questo c‘è bisogno di un partito capace di valorizzare la sua dimensione territoriale – e di farsi al contempo ponte con altri territori – investendo sulla propria autonomia rispetto all‘omologazione agli schemi del partito nazionale, rivendicando un progetto politico che fonda le sue radici nella cultura del riformismo popolare progressista e solidale che è patrimonio culturale di questa terra.

Per questo la/il prossima/o Segretaria/o dovrà sapersi prendere cura con passione, competenza e responsabilità della rete dei Circoli e degli amministratori, dovrà sapersi dedicare al confronto con la Comunità (per svolgere questa importante funzione, la Segreteria dovrà avere al suo interno una figura dedicata alla gestione del rapporto con le articolazioni territoriali del Partito); in sintesi dovrà impegnarsi per i prossimi 4 anni con l‘unica ambizione di svolgere al meglio l‘impegno per cui ha dato la propria disponibilità senza ritenere il proprio ruolo come ad un‘occasione di autopromozione per successivi incarichi.

4) Un partito che abbia un congresso autonomo e basato sul confronto di proposte per il PD del Trentino e per la nostra Autonomia. Il Congresso Provinciale rappresenta uno snodo cruciale per il futuro del Partito Democratico del Trentino, che è chiamato non solo a rinnovare i propri organi rappresentativi ma anche a darsi una struttura organizzativa solida ed efficace ed una linea politica capace di assolvere al suo ruolo di motore politico del governo dell‘Autonomia. Il dibattito non può essere esclusivamente schiacciato sulle persone, con il rischio di non indicare alla nostra comunità un progetto politico maturo e in grado di imprime la rotta al futuro dell‘Autonomia di questa Provincia e dei nostri territori.

Per questo, e per rafforzare il nostro radicamento territoriale, il prossimo Congresso dovrà necessariamente tenersi secondo forme e tempi adeguati e quindi, come stabilito dai nostri organismi, il 16 marzo; e dovrà essere essenzialmente il momento del confronto tra visioni relative al ruolo e al profilo del PD del Trentino e al governo dell‘Autonomia nel contesto alpino ed europeo. Disputare il congresso provinciale secondo tempi e modi imposti da Roma finirebbe per portare qui divisioni “immaginarie”, incapaci di descrivere la nostra realtà. Abbiamo il diritto di confrontarci sulle priorità del nostro territorio, senza dover cedere il passo a temporanei compromessi tra interessi personali. Per questo il congresso provinciale non può ridursi ad un mero referendum confermativo della leadership nazionale; sarebbe l‘ennesima occasione sprecata per il nostro partito ma soprattutto per il Trentino.

Eleonora Angelini – Direttivo Circolo PD di Arco

Neva Capra – Elettrice PD – Civezzano

Patrizia Caproni – Assessore del Comune di Mori – direttivo Circolo PD di Mori

Arianna Comencini – Consigliere Comunità Vallagarina – direttivo Circolo PD di Rovereto

Cristina Frassoni – Capogruppo PD Circoscrizione Trento – S.Giuseppe Santa Chiara

Rachele Lorandi – Direttivo Circolo PD di Rovereto

Sofia Maffei – Circolo PD Destra Adige

Giulia Merlo – Circolo PD Argentario – Trento

Arianna Miorandi – Direttivo Circolo PD di Rovereto

Giuseppina Sarni – Direttivo Circolo PD di Rovereto

Egon Angeli – Circolo PD Destra Adige

Besim Arifi – Direttivo Circolo PD di Rovereto

Luca Bassetti – Circolo PD Valle Dei Laghi

Rudi Chiste’ – Assessore Comunità Rotaliana – Direttivo Circolo PD di Lavis Zambana Nave San Rocco

Jacopo Cont – Villa Lagarina

Sacha Decarli – Segretario Circolo PD di Mezzolombardo San Michele Faedo

Filippo Galli – Circolo PD di Rovereto

Dennis Gavatta – Circolo PD di Arco

Martino Gerosa – Circolo PD di Pergine

Gabriele Hamel – Direttivo Circolo PD di Riva Del Garda

Andrea La Malfa – PD Trento

Nikola Lukovic – Mori

Alberto Marchi – Direttivo Circolo PD Gardolo (Trento)

Pasquale Mormile – Segretario Circolo PD Gardolo (Trento)

Giuliano Muzio – Coordinatore Circoli PD Vallagarina

Luca Paolazzi – Circolo PD Lavis Zambana Nave San Rocco

Giacomo Pasquazzo – Segretario Circolo PD  Valsugana orientale e Tesino

Lorenzo Passerini – Capogruppo PD Comunità Vallagarina – direttivo Circolo PD di Rovereto

Attilio Pedenzini – Assessore comunale Strigno, consigliere comunità Valsugana orientale e Tesino – Circolo PD Valsugana orientale e Tesino

Pierfrancesco Rensi – Circolo PD Argentario Trento

Alex Rigotti – Circolo PD Gardolo (Trento)

Fabrizio Sannicolò – Consigliere del Comune di Rovereto – direttivo Circolo PD di Rovereto

Pietro Scartezzini – Circolo PD Oltrefersina Trento

Paolo Serra – Consigliere del Comune di Trento – Circolo PD di Gardolo (Trento)

Nicola Spagnolli – Circolo PD di Isera

Federico Stefani – Circolo PD di Pergine

Andrea Zambotti – Circolo PD di Isera

Lucio Zandonati – Circolo PD di Mori

 

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