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7 Maggio 2012
Palestina e Israele oggi
10 Maggio 2012
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Guerra lontana, guerra vicina, guerra dentro di noi. Tra empatia e aggressività

Il Forum Trentino per la Pace ed i Diritti Umani presenta
"Guerra Lontana, Guerra vicina, guer
ra dentro di noi. Tra empatia e aggressività"

Categorizziamo come dis-umane le azioni che riteniamo incomprensibili, in modo particolare quelle che derivano dall’aggressività umana. Lo facciamo descivendo le categorie del "bene" e del "male", ponendoci in maniera rassicurante nella prima e allontanando da noi i componenti che riteniamo facciano parte della seconda. Ma siamo davvero sicuri che gli esseri umani si possano dividere così facilmente in buoni e cattivi, in vittime e carnefici? Siamo certi che i comportamenti umani cooperativi e antagonistici siano divisi da un muro invalicabile e non possano convivere tranquillamente nella stessa persona? Come possiamo escludere che nel nostro comportamento e nella nostra mente sorga irrefrenabile la passione per l’aggressività, per la violenza, addirittura il piacere per la guerra e per l’uccidere?

Un dialogo attorno ad una scandalosa verità: più che un’incarnazione del Male la guerra è in ogni epoca una costante della dimensione umana. Un momento di riflessione sulla necessità di assumere l’analisi dell’elaborazione dei conflitti – intesi come incontro tra differenze – come compito fondamentale, sia per comprendere quando gli esiti sono cooperativi o antagonistici, sia per immaginare il modo più opportuno di sostenere forme di elaborazione non distruttive.

Partecipano:
Ugo Morelli, Professore di Psicologia del lavoro e dell’organizzazione e di Psicologia della creatività e dell’innovazione;
Michele Nardelli, Presidente del Forum Trentino per la pace ed i diritti umani;

Modera l’incontro:
Enrico Franco, Direttore del Corriere del Trentino.

L’iniziativa si inserisce nella più ampia cornice della rassegna "L’odore della guerra. Guerra vicina, Guerra lontana." realizzata dall’associazione 46° Parallelo, in collaborazione con Comune di Rovereto, Fondazione Museo Storico del Trentino, Cgil del Trentino e Arci.

Per ulteriori informazioni – federico.serviziocivile@forumpace.it
Siti internet – www.forumpace.it

Trento, strada romana del SASS, Piazza Battisti

3 Comments

  1. Ezio ha detto:

    Grazie Michele e al Forum per l’iniziativa “Guerra Lontana …”:
    sto partecipando al CSFI a “la storia dell’Altro” nel contesto
    Bosnia-Erzegovina e sai bene quanto sia importante cercare di conoscere
    l’Altro. Peccato per la coincidenza dei due approfondimenti: già le tue
    parole di presentazione fanno capire che la proposta del Forum sarà di
    sicuro interesse e di alto profilo. Sarà per un altro incontro. Ciao, Ezio

  2. Giorgio ha detto:

    Ciao Michele

    grazie della segnalazione. Proverò ad esserci.

    Caso mai ti fossero sfuggiti, ricambio, inviandoti due link, sempre con tema guerra, relativi ad un libro scritto da un generale della Nato(!!!!!), intitolato “Perché siamo così ipocriti sulla guerra”.

    Mai tardi, neppure per un generale, accorgersi che la guerra, e il mondo militare, sono una “cosa” assurda, o quanto meno ipocrita. Mai tardi per il risveglio e la critica. E’ un ammettere di aver avuto, per quasi tutta una vita, una visione sbagliata del mondo.

    Buona giornata

    Giorgio

  3. Paolo Domenico ha detto:

    cari Michele Nardelli ed Enrico Franco

    ho ricevuto il vostro invito ma oggi sono impegnato per la presentazione di un libro in Biblioteca (stessa data e stessa ora, ahinoi).

    Sul tema proposto ricordo bene l’articolo a firma di Michele del 28 dicembre sull’Adige (mi ero fatto un appunto), anche perché ho letto con interesse alcune opere che citavi in quella occasione, In particolare ’Un terribile amore per la guerra’ di Hillman.

    Nelle ultime righe dell’articolo scrivi che “se non sapremo fare i conti… … la storia si ripeterà all’infinito.”

    Se oggi potessi, ma vi sarà altra occasione, verrei a dirvi e quindi a dibattere sul fatto che la storia, come si è ben evidenziato nei 3000 anni da noi conosciuti, si ripete sempre, e quasi senza dubbio si ripeterà, perché i “conti” gli umani non li possono proprio fare diversamente da come li fanno, salvo una mutazione che non vedo in atto.

    Siamo gli stessi di sempre.
    Forse si dovrebbe cessare di chiedere agli umani ciò che non è nella loro natura (ben descritta da J. Hillman), ne derivano solo enormi frustrazioni. Ma anche questa richiesta di bene è del tutto umana!

    Certo è giusto e buono chiedere e auspicare la presa di coscienza, ma non per preparare un non possibile paradiso di pace, ma tentare “soltanto” di evitare i peggiori danni… Riconoscere quali divine bestie siamo, tollerarci e, con umiltà, tentare il possibile, con anche la consapevolezza che il nostro miglior possibile potrebbe provocare un sacco di problemi altrove e ad altri.
    Voi sapete meglio di me quanto costi nel terzo mondo il mezzo secolo senza bombardamenti del quale stiamo godendo.

    Allora, da cattivo a cattivi, buon dibattito.
    Vi abbraccio, ma non per stritolarvi!

    Ciao,
    Paolo Domenico Malvinni