BIBLIOTECA

16 Novembre 2017

Lóvi solàgni Lupi solitari

Renzo Francescotti

Lóvi solàgni Lupi solitari

Curcu & Genovese, 2007

 

Con questo splendido volume, anche sotto l’aspetto editoriale, che raccoglie la sua produzione in pialetto più consistente, Renzo Francescotti si conferma uno degli autori maggiori della poesia neo dialettale d’Italia.

16 Novembre 2017

L’arte del mettersi in mezzo

Aldo Bonomi

La Comunità maledetta

Viaggio nella coscienza di luogo

Edizioni di Comunità, 2002

 

 

di Gianfranco Bettin

Ogni volta che sente mettere in dubbio le proprie virtù (o presunte tali) la buona società del Nordest esibisce i molti “volontari” impegnati in opere solidali, nella regione e altrove. Dimenticando, però, che tra quei “volontari” molti sono radicalmente critici proprio verso il modello sociale e comunitario locale.

Aldo Bonomi, infaticabile e acuto indagatore della società e del tempo in cui siamo “situati”, ha recentemente viaggiato tra Nordest (come luogo tipico e ricco della nuova società globale) ed ex Jugoslavia (come luogo tipico e devastato, uscito dalle convulsioni della vecchia società ed entrato, nel modo più tragico, nella nuova: un esauriente e avvincente bilancio degli ultimi dieci anni lo si può ora trovare in La guerra dei dieci anni. Jugoslavia 1991-2001, a cura di Alessandro Marzo Magno, Il Saggiatore, p. 528, E. 21,69). Questo viaggio Bonomi lo ha fatto in compagnia di un “volontario” che esprime al meglio la concretezza dell’impegno e la consapevolezza della necessità di un approccio critico al contesto. Tanto più se il luogo dell’impegno è tra Serbia, Croazia e Bosnia, e ai confini tra Kosovo e Macedonia, cioè in alcune città e paesi dove la ricostruzione post-bellica non può non essere anche ricostruzione dei legami sociali e umani e trasformazione delle coscienze.

16 Novembre 2017

Ecologia urbana L’uomo e la città

Virginio Bettini

Ecologia urbana

L’uomo e la città

Utet, 2004

 

Già a partire dalla metà degli anni Novanta, Virginio Bettini metteva in luce come i concetti di sviluppo sostenibile e di città sostenibile apparissero quali «formule esorcizzanti» di fronte ai ritmi di crescita registrati nelle principali città del mondo, con conseguenti, incalcolabili danni ambientali irreversibili.

16 Novembre 2017

Conflitto

Ugo Morelli

Conflitto

Identità, interessi, culture

Meltemi, 2006

 

Il conflitto è un codice caratterizzante della contemporaneità e dell’avvento della civiltà planetaria: riguarda gli aspetti relazionali e locali dell’esperienza così come quelli politici e collettivi su scala globale. Manca tuttavia una scienza dei conflitti che, con un approccio transdisciplinare, sia in grado di analizzare tanto la dimensione profonda e intrapsichica del conflitto, quanto quella interpersonale, istituzionale e collettiva, verificando i fattori che le accomunano, i vincoli e le possibilità della loro evoluzione. Il libro valorizza una tradizione di studi intorno al conflitto e un’esperienza di ricerca e applicazioni più che trentennali, soffermandosi in particolare su alcune variabili significative per l’analisi e la comprensione dei conflitti: l’ambiguità, in quanto costitutiva delle relazioni e dell’esperienza umana e sociale; l’invidia; la difficoltà di riconoscere la fragilità e la generatività del legame sociale a livello di individuazione e identificazione; la mancanza come condizione di possibile perdita ma anche come vuoto necessario per accogliere la differenza e la progettualità"; il margine, in quanto spazio critico della relazioni, della socialità e delle loro evoluzioni possibili.  

16 Novembre 2017

Sempre nel posto sbagliato

Edward W. Said

Sempre nel posto sbagliato

Autobiografia 

Feltrinelli, 1999


 
Una rara forma di leucemia induce l’autore a raccontarsi in questo libro, a dire cosa significa sentirsi “sempre nel posto sbagliato”, in un’autobiografia  avvincente che contiene l’avventura degli incontri e delle idee ma anche la drammaticità della lotta e dell’esclusione.
 

16 Novembre 2017

Il progetto locale

Alberto Magnaghi

Il progetto locale

Bollati Boringhieri, 2000


«…Dietro alla parola sostenibilità si celano molte insidie: essa rischia sovente di coprire le cause strutturali del degrado ambientale e sociale attraverso azioni di sostegno al modello di sviluppo dato che non mettono in discussione le regole generatrici del degrado stesso. A partire dalla settorialità e strumentalità con cui viene affrontata la questione ambientale, questi approcci non riescono a superare la dicotomia dei due paradigmi: lo sviluppo e la sostenibilità. …

Lo sviluppo è dettato dalle leggi dell’economia che decidono cosa produrre, dove, come, con quali tecniche, realizzando sistemi insediativi astratti dai caratteri peculiari dei luoghi e dalla loro storia: occorre tuttavia “posare” queste attività in modo “più leggero” che nel passato per non distruggere il supporto del sistema insediativo artificiale. Vale la metafora della bestia da soma: non essendo un soggetto con il quale avere interazione culturale, il territorio non deve essere caricato oltre le sue capacità di resistenza; l’asino non deve essere sfruttato oltre i limiti superati i quali muore, diventando così indisponibile a utilizzazioni successive. La sostenibilità si identifica con i limiti ammissibili di consumo di risorse, di sfruttamento di un territorio, di inquinamento dell’ambiente.

16 Novembre 2017

Duemilauno. Politica e futuro

Massimo Cacciari

Duemilauno. Politica e futuro

Colloquio con Gianfranco Bettin

Feltrinelli, 2001


Più che una riflessione, quella avviatasi dopo il voto che ha portato la “Casa delle liberta” al governo del paese sembra una lamentazione, quasi la ricerca di un capro espiatorio, piuttosto che un’analisi sulle dinamiche sociali e culturali che attraversano il nostro paese.

Non che non ci siano responsabilità precise anche sul piano delle scelte politiche dei leader del centro sinistra, prima fra tutti quella di aver liquidato l’Ulivo in nome del primato dei partiti, in Italia come in Trentino. Ma sarebbe fuorviante, oltre che insopportabilmente rituale, affrontare la questione facendo saltare qualche testa senza peraltro discostarsi sul piano delle scelte di fondo. Ecco perché a mio avviso è necessario guardare all’esito elettorale da una diversa angolatura, cercando di capire cosa sta avvenendo nei corpi sociali, nelle culture, nei comportamenti.

16 Novembre 2017

Nebulosa del Boomerang

Gianfranco Bettin

Nebulosa del Boomerang

Feltrinelli, 2004



“Addio allora, e buon inverno per sempre. Ci vivresti bene là sopra tu, in quel posto, come si chiama...? Nebulosa del Boomerang. Il posto più freddo dell’universo. Ma non ti accorgi che è qui, non ti accorgi che è questo il posto più freddo dell’universo?”

Tre destini in fuga si incrociano in una notte freddissima d’inverno: Mila, una prostituta polacca inseguita dai suoi persecutori, Giorgia, una tassista in attesa di clienti, Walter Zoef, giovane funzionario dello Stato. ...

Nebulosa del Boomerang è un noir “civile”, un romanzo che mozza il fiato e chiede di pensare nell’inquieto orizzonte dell’Europa di oggi. Tanto è irrimediabilmente freddo lo spettacolo della barbarie e del male in cui in cui i tre protagonisti cercano spazio, movimento, salvezza, tanto è furioso il passo che intreccia presente e passato, tanto è caldo il ritmo delle anime.

16 Novembre 2017

La leggenda dei monti naviganti

Paolo Rumiz

La leggenda dei monti naviganti

Feltrinelli, 2007



«Ero partito per fuggire dal mondo e invece ho finito per trovare un mondo: a sorpresa, il viaggio è diventato epifania di un’Italia vitale e segreta. Ne ho scritto con rabbia e meraviglia. Meraviglia per la fiabesca bellezza del paesaggio umano e naturale; rabbia per il potere che lo ignora».

16 Novembre 2017

Aspromonte

Tonino Perna

Aspromonte

I parchi nazionali nello sviluppo locale

Bollati Boringhieri, 2002

 
Il tema è quello del parco naturale, concepito originariamente nei grandi spazi del Nordamerica, riprodotto in Australia, Canada ed Europa settentrionale, e giunto negli anni novanta anche nel bacino del Mediterraneo, dove assume connotati profondamente diversi.

In ambienti caratterizzati dall’antica e densa presenza dell’uomo, il parco naturale diventa – o meglio può diventare – un vero e proprio laboratorio dello sviluppo locale autosostenibile, il luogo di una ricerca sul campo di un nuovo e più avanzato equilibrio tra natura, società ed economia.
Con le complicazioni rappresentate in Italia dalla diversa situazione dei parchi al Nord, dove soffrono della pressione dello sviluppo senza limiti, e al Sud, dove dello sviluppo si mimano gli aspetti esteriori in un quadro di gravi difficoltà economiche e sociali.
Come dimostra l’esperienza del Parco nazionale dell’Aspromonte, la mobilitazione delle forze locali – amministrazioni, associazioni, imprese e singoli cittadini – intorno a un progetto di tutela e valorizzazione del territorio può avere immediati effetti benefici sia sulla società sia sull’ambiente.