Dal libro dell’esodo

AA.VV.

Dal libro dell'esodo

Piemme edizioni, 2016

 

Un esodo dei nostri giorni: quello dei migranti. Che avviene quotidianamente, sotto le telecamere di tutto il continente. Una fuga da guerre e povertà di centinaia di migliaia di persone che, però, trova il passo sbarrato da un'Europa impreparata, intimorita, pronta ad innalzare muri e fili spinati. Un viaggio che porta la guerra e il dolore fin dentro il cuore d'Europa e che l'artista multidisciplinare Roberta Biagiarelli, con la sensibilità e l’attenzione acquisite attraverso l’esperienza del teatro storico sociale, e il fotografo Luigi Ottani, con lo sguardo empatico e penetrante di chi cattura attimi di storia, hanno documentato in un reportage intenso ed emozionante, una pubblicazione, in uscita il 27 settembre, dal titolo "Dal libro dell'esodo" (Piemme Edizioni, pp. 256, € 17,50).

Il volume, progetto sostenuto fin dall'inizio dal Comune di Modena, nasce dall'esperienza del viaggio che Biagiarelli e Ottani hanno realizzato, nell'agosto 2015, sul confine greco-macedone: una settimana di cammino, fianco a fianco con i migranti, lungo i binari tra Gevgelija, in Macedonia, e Idomeni, in Grecia. Il libro si arricchisce dei testi della parlamentare europea Cécile Kyenge, del giornalista e scrittore Paolo Rumiz, del ricercatore e saggista Michele Nardelli, dello studioso del Novecento e regista Carlo Saletti e del giovane storico italo-siriano Ismail Fayad. Donne e uomini di confine che sono stati coinvolti nel progetto editoriale così da fornire maggiori strumenti di comprensione e chiavi di lettura del fenomeno.

Scopo dell'esperienza non è la realizzazione di uno scoop giornalistico, né quello di raccontare un'Europa 'ostile' e 'chiusa' ai migranti, bensì il desiderio di riportare sulla carta quanto i loro occhi e le loro orecchie hanno registrato. Raccogliere e documentare le vite di chi, lungo quel tragitto, non ha scelto di andare, ma vi è stato scaraventato dal peso della guerra e della storia. Un'esperienza densa, umana, carica di rischi, certo, ma anche di grandi episodi di accoglienza e sostegno che, troppo spesso ignorati dai mass media del continente, sono arrivati ai migranti da parte dei cittadini dei due paesi balcanici.

Al di là di ogni sensazionalismo, dunque, Biagiarelli e Ottani ci consegnano un documento storico, base imprescindibile per ogni risposta politica e civile. Con la potenza delle parole, ci offrono uno strumento in più con cui leggere l'umanità del fenomeno e, con la forza delle immagini, ci dimostrano la dignità umana degli esiliati che, con il loro camminare, ci ricordano quel principio primordiale e vitale che da sempre muove l'Uomo: la migrazione verso una vita migliore.