Consiglio Provinciale Straordinario
3 Novembre 2010Persone e popoli: un tessuto di molti fili
5 Novembre 2010Biscotti al cardamomo
Il piacere di incontrare dopo tanto tempo Maria Rosa è grande e la cosa più bella, oltre al nostro abbraccio, è di ritrovarci in sintonia sulle cose del mondo, come se avessimo smesso di parlarci il giorno prima. Ci si vede al Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani per parlare del "Café de la Paix" e di come il "Gioco degli specchi" che dell’incontro culturale e letterario ha fatto la sua stessa ragion d’essere ne possa essere coinvolto. Escono un sacco di idee e non ci resta che rivederci, anche coinvolgendo altre persone che ci possono aiutare nell’impresa di offrire alla città di un luogo disteso, per il piacere di conversare e di conoscere.
La città appare vuota e affollata al tempo stesso. Molti uffici chiusi, anche i negozi lo sono al mattino, ma i turisti e la gente dei mercatini invadono il centro. Passiamo tutto il pomeriggio al gruppo consiliare ad esaminare insieme articoli, emendamenti e ordini del giorno sulla Legge Finanziaria che arriva in aula lunedì prossimo. La legge è già passata nelle Commissioni e non c’è molto da modificare. Ciò nonostante predisponiamo un certo numero di ordini del giorno proposti dai vari consiglieri. Per quel che mi riguarda i titoli riguardano il diritto all’acqua, il divieto di import-export nella gestione dei rifiuti, l’agganciamento dell’indice Istat all’Icef che regola gli affitti nelle case Itea. Vorrei mettere in finanziaria anche le proposte contenute nell’ordine del giorno approvato lo scorso anno e che ancora non hanno trovato attuazione (bonus per libri e teatro, viaggi di studio, cittadinanza europea, memoria…) ma poi conveniamo che trattandosi di un pacchetto organico di provvedimenti si potrebbe trasformare in un Disegno di legge sul tema dell’educazione permanente.
Vediamo i rappresentanti del Circolo del PD del Trentino di Gardolo, che ci raggiungono per un incontro insieme alla capogruppo in Comune Ivana Di Camillo. Ci illustrano la situazione piuttosto complessa in cui si trova il quartiere a nord di Trento, un vero concentrato di contraddizioni sociali e culturali. Ne so qualcosa indirettamente, visto che Gabriella ci lavora ormai da vent’anni. Un laboratorio sociale che richiede un’attenzione particolare e per questo ci chiedono che fra Provincia, Comune e Circoscrizione si arrivi ad un patto, un "accordo di programma" che affronti questa specialità e provi ad indicare una serie di risposte, senza essere pressati dall’emergenza. Vengo incaricato di predisporre una mozione da condividere e da presentare in Consiglio durante il dibattito sulla finanziaria.
Quando arriviamo agli articoli sulla scuola, emergono le posizioni diverse che abbiamo registrato nelle scorse settimane. Margherita Cogo propone l’idea del ritorno alla "sovrintendenza", insomma lo svuotamento ulteriore della Legge Salvaterra sull’autonomia scolastica che del resto era stata condivisa solo da una parte del gruppo SDR. Difficile comunicare, ma tutti sembrano d’accordo nel dire che se ne parlerà nel gruppo di lavoro e nel convegno sulla scuola che il PD del Trentino promuoverà a gennaio. L’Adige del giorno dopo già ne darà cronaca, quasi si trattasse della posizione del partito.
Provo a sentire Roberto Bombarda, per chiarirci circa la questione acciaierie della Valsugana. Non mi piace conversare per mezzo stampa, ma non lo trovo. In compenso sento i giornalisti del Corriere del Trentino e così provo a spiegare la mia posizione. La troverò "gridata" sul giornale dell’indomani. Esattamente quel che volevo evitare.