mercoledì, 20 maggio 2009
20 Maggio 2009mercoledì, 20 maggio 2009
20 Maggio 2009martedì 21 luglio 2009
Giornata strana, per certi versi molto piena e per altri sconsolatamente vuota. Mi riferisco ai lavori del Consiglio provinciale quest’oggi dedicato alla trattazione di interrogazioni, dove il dialogo (se così lo vogliamo chiamare) è fra interrogante ed assessore competente. Il più delle volte, quando l’interrogazione viene dai banchi della minoranza, e cioè quasi sempre, finisce con una dichiarazione di insoddisfazione.
Prima di entrare in questo rituale, mi prendo un po’ di tempo per preparare la riunione del Consiglio del Forum per la Pace e i Diritti Umani convocato per il tardo pomeriggio. Significa documentarsi e fare mente locale sulle proposte da avanzare nella riunione, l’ultima prima della pausa estiva, che ha un corposo ordine del giorno. E per presentare un’interrogazione sul labirinto di antenne che deturpano la cima della Paganella.
E’ un po’ avvilente, ma uso le ore del mattino in Consiglio per incontrare persone e rispondere alla posta elettronica, cercando di prestare orecchio ai quesiti (pochi) di maggior interesse. Nella pausa pranzo si riunisce il Gruppo consiliare per scambiarci qualche idea sull’incontro di maggioranza del giorno dopo. In otto mesi questo sarà il secondo incontro programmato, ma non c’è un vero e proprio ordine del giorno e temo che il tutto si risolva con una comunicazione del presidente. Provo a dire che, a mio avviso, dovremmo utilizzare questo spazio per porre nodi di prospettiva politica di un certo rilievo piuttosto che una sequela di temi. Ma mi rendo conto che ci sarà a mala pena il tempo per indicare i titoli, evidenziando così l’urgenza di uno spazio specifico che dovremmo ritagliarci come "maggioranza".
Mentre finiamo l’incontro mi chiama Franco Ianeselli per sottopormi l’opportunità di sostenere una proposta di legge di iniziativa popolare che la CGIL ha avanzato sul piano nazionale per l’"apprendimento permanente". Gli rispondo che su questo tema c’è un punto specifico di una mozione presentata durante la Finanziaria che va esattamente in questa direzione e gli propongo di mettere insieme un piccolo gruppo di lavoro per tradurre questa attenzione in un’iniziativa (legislativa?) sul piano provinciale che sostenga processi di educazione permanente.
Mi incontro con Marcella Orrù della Comunità Baha’i del Trentino. Le propongo che sia lei stasera ad aprire l’incontro del Forum per la Pace: abbiamo deciso che ogni riunione del Consiglio del Forum veda in apertura l’illustrazione da parte di un’associazione della propria attività. Ci conosciamo da anni ma è la prima volta che parliamo della sua comunità, dei suoi fondamenti, delle sue origini persiane e di tanto altro ancora.
Nel frattempo è in ballo una estenuante trattativa sul tema delle minoranze nonché del ruolo e delle prerogative del garante delle stesse. In aula finalmente si esauriscono le interrogazioni e la seduta viene sospesa. Riprenderà l’indomani.
Ritorno al Gruppo, il tempo di tirare il fiato e alle 18.15 inizia il Consiglio del Forum. Contrariamente alle aspettative la presenza è numerosa, nonostante siamo a luglio inoltrato. La presentazione della Comunità Baha’i introduce uno dei punti all’ordine del giorno, ovvero la situazione iraniana e le iniziative del Forum. Perché questa comunità viene oggi perseguitata dal regime iraniano nonostante le origini di questo pensiero religioso siano proprio in Iran, ora ridotte ad una piccola minoranza a dispetto della diffusione mondiale che vede 4 milioni di aderenti. Parliamo di quel che si è fatto e di quel che possiamo fare in autunno per tenere desta l’attenzione verso questo paese dove pure le manifestazioni non sembrano placarsi traducendosi in un’aperta dialettica che attraversa lo stesso regime, tant’è vero che la nuova ondata di proteste è partita dall’esortazione dell’Ayatollah Rafsanjani, già presidente dell’Iran. Decidiamo di elaborare un documento del Forum e di prevedere in autunno l’invito in Trentino di una donna rappresentante della primavera di Teheran nell’ambito di una manifestazione sulla violazione dei diritti umani.
Di seguito affrontiamo la proposta della Tavola della Pace di partecipare agli inizi di ottobre ad una settimana in Palestina, decidiamo di aderire ma anche di promuovere un ampio coinvolgimento di Comuni e associazioni affinché la nostra presenza a Gerusalemme avvenga all’insegna della costruzione di relazioni permanenti, un po’ come si è cominciato a fare con Beit Jala. E poi ancora l’adesione del Forum all’appello "In sicurezza?", contro il pacchetto varato dal Parlamento italiano (vedi documento pubblicato su questo sito) ed anche in questo caso quel che possiamo fare per farci interpreti dell’indignazione ma anche del bisogno di informazione e delle paure che si agitano in maniera sempre più forte dentro le nostre comunità. E di altre cose ancora. Devo dire che sono abbastanza soddisfatto di come il Forum reagisce alle sollecitazioni.
La giornata finisce a San Michele all’Adige dove con Diego Pancher assisto all’esibizione di una compagnia di ballo che viene da Belgrado. Nel sentire le melodie della Vojvodina e nel ritmo ormai familiare del Kolo è come se respirassi aria di casa. E’ notte fonda e a casa è ormai ora di andarci.
