a sud di Trento
La plaga agricola fra Trento e Rovereto
6 Maggio 2014
Animazione territoriale
6 Maggio 2014
a sud di Trento
La plaga agricola fra Trento e Rovereto
6 Maggio 2014
Animazione territoriale
6 Maggio 2014

3 Comments

  1. Nicola Fioretti ha detto:

    Buon pomeriggio, mi chiamo Fioretti Nicola e sono consigliere di maggioranza del Comune di Aldeno (Eletto all’interno della Lista Civica “Aldeno Insieme”).

    Essendo il primo firmatario della mozione portata in discussione all’ultimo Consiglio Comunale di Aldeno (dicembre 2012) contro la realizzazione delle dighe sull’Adige, non posso fare a meno di ringraziarLa e di manifestare il mio apprezzamento per il lavoro che sta portando avanti in Consiglio Provinciale. Ho appreso infatti dal suo sito che in questi giorni presenterà una mozione per fermare tale progetto.

    Personalmente, ma credo di poter parlare anche per il mio Comune, quello di Nomi, Besenello e Villa Lagarina – tutti contrari alla realizzazione dell’opera – fa davvero molto piacere sapere che ci sono Consiglieri Provinciale che ascoltano le istanze dei Comuni e delle Comunità che vivono sul territorio.

    Grazie ancora di tutto.

    Buon pomeriggio e buon lavoro

    Nicola Fioretti

  2. Francesco ha detto:

    Caro Michele,

    la centrale di Villalagarina metterà sotto acqua la parte nuova del comune di Volano fino a Castel Pietra.
    Si legga Niccolò Machiavelli e Francesco Vettori. E il mio libro.

    Francesco Prezzi

  3. giuliano gabrielli ha detto:

    COINVOLGIMENTO GLOBALE PER L’ENERGIA.

    Un contributo a sostegno della mozione?
    Condivido la mozione e le contrarietà espresse, che sono più che giustificate dal consumo di territorio, dall’insostenibile impatto ambientale, nonché dal timore di speculazioni ai danni del bene pubblico. A questo mio semplice commento, mi permetto però di aggiungere un’indicazione, un INDIRIZZO alternativo, che aiuti comunque a soddisfare l’esigenza di energia pulita e rinnovabile del Trentino. L’insufficiente disponibilità di energia è un problema di assoluta priorità nei prossimi anni, ma già a partire da domattina, allorché i prezzi del petrolio cominceranno a salire all’impazzata perché la produzione non potrà piu seguire la domanda e i bluff sulle riserve di petrolio veranno a galla.

    In futuro dovremo diventare tutti produttori di energia. Come ogni casa ha un televisore, per usare una metafora esplicativa, la maggior parte dei cittadini dovrà avere a disposizione un impianto fotovoltaico sul tetto di casa propria. Userà la sua parte di energia elettrica e venderà il surplus. In alcuni giorni la dovrà acquistare.

    Cosa si può fare?

    Produzione capillare! Spostare innazitutto gli incentivi dei governi dall’estrazione del pertrolio (questo è quello che succede ora: incentivi governativi che portano verso orizzonti sbagliati) alle fonti rinnovabili ed in particolare al solare e al geotermico. Un concreto e particolareggiato esempio è descritto da Luca Mercalli nel suo recente libro Prepariamoci, ma uno è anche a Casa Spagnolli a Serrada, da vedere.

    In aggiunta, l’Efficienza! Non è possibile che recuperiamo solo il 10% dell’energia prodotta. In ogni istituzione (palazzo, quartiere, comune, provincia, stato, europa) dovrebbe esserci un manager per l’ottimizzazione dei consumi energetici. Premi per chi consuma meno e produce quello che consuma, o magari di più.

    E da subito, Cultura!
    La chiave del successo è nella consapevolezza del vantaggio che a ognuno potrà derivare dall’imbarcarsi nella rivoluzione energetica che verrà.