Le Alpi come laboratorio d’Europa
22 Giugno 2012Afghanistan 2014, un film sul futuro del Paese. L’anteprima martedì sera all’Astra
2 Luglio 2012Quindi, il piano si propone di:
– integrare il trasporto su gomma (autobus) con quelli su rotaia (ferrovia statale e ferrovia Trento Malè) tramite orari cadenzati e con interscambi e coincidenze regolari;
– organizzare un servizio di trasporto all’interno del territorio e di collegamento tra e all’interno degli otto comuni della Rotaliana;
– informare meglio i cittadini con libretto degli orari, sito internet unitario e indicazioni delle fermate;
– rendere più accessibili i servizi pubblici (servizi sanitari e pubblici) che sono concentrati nella parte più settentrionale (Mezzolombardo e San Michele) del territorio della Comunità.
Lo studio commissionato dalla Comunità alla Qnex di Bolzano, società specializzata per la ricerca di soluzioni di trasporto (ha organizzato anche il servizio della nuova ferrovia Merano – Malles che tanto successo ha avuto negli ultimi anni!) ha innanzitutto dovuto rilevare i punti di forza e di debolezza della situazione locale ed è subito emerso che:
– la maggior parte del movimento avviene con i mezzi privati;
– l’apertura della Trento Rocchetta, avvenuta nel 2008, ha sgravato in parte il traffico dalle strade statali che attraversano i paesi della Rotaliana;
– solo Lavis dispone di un servizio di trasporto intracomunale al servizio della varie frazioni (Pressano e Sorni) e dei masi sparsi su quel territorio;
– la ferrovia statale, nonostante sia molto trafficata, potrebbe essere migliorata
in quanto ad offerta delle fermate a Mezzocorona e Lavis;
– la Trento Malè non ha un orario cadenzato per cui bisogna muoversi sempre con il libretto degli orari alla mano;
– solo l’autobus n.17 della Trentino Trasporti da Lavis verso Trento e ritorno presenta un orario cadenzato e di facile approccio.
Lo studio della Comunità rileva che anche le fermate del trasporto devono essere migliorate:
– negli spazi e percorsi di accesso, di sosta e di parcheggio dei mezzi privati (la stazione FFSS di Mezzocorona e quella della Trento-Malè di Zambana sono le uniche ora dotate di un parcheggio per la sosta di bici e moto. Altrove, tali mezzi, sono parcheggiati in maniera quasi sempre disorganizzata);
– nell’illuminazione e nell’accoglienza;
– non esiste ad oggi uno spazio di interscambio segnalato con la funivia di Mezzocorona;
– con l’informazione sugli orari e le coincidenze con il trasporto nel territorio e fuori dal territorio (ad esempio il motore di ricerca di Trentino Trasporti non riporta gli orari di Trenitalia).
La proposta di riorganizzazione parte quindi dalle carenze più evidenti per proporre:
– una riqualificazione del trasporto ferroviario che deve rappresentare l’asse portante del trasporto pubblico;
– l’ottimizzazione dei servizi di autobus;
– la creazione di un servizio di trasporto intracomunitario (che colleghi i paesi e le eventuali frazioni sparsi sul territorio della Comunità di Valle);
– la riqualificazioni delle stazioni e delle fermate.
Una delle modalità più efficaci per migliorare il servizio pubblico, sulla scorta di esperienze concrete, sarà l’organizzazione di un orario cadenzato con un’offerta ripetitiva, facile da memorizzare ed utilizzare anche per gli utenti occasionali (che frequentano poco e quindi poco conoscono del servizio); l’altro fondamentale elemento sarà l’integrazione delle linee, interscambi e coincidenze aumentando l’offerta a parità di costi eliminando i doppioni e le sovrapposizioni. Un lavoro di progressivo miglioramento dell’esistente ma con la creazione di due linee di miniautobus che dovranno collegare tutti i paesi della Rotaliana da Lavis a Roverè della Luna e Faedo e viceversa passando per le stazioni della ferrovia e della Trento Malè, sostando nei punti più importanti della Piana in coincidenza con i servizi sanitari, i centri giovanili e sportivi…
Il piano della mobilità rappresenterà anche un fondamentale tassello all’interno del Piano Territoriale, offrendo un contributo sostanziale al concetto di sviluppo sostenibile e con dei benefici per le politiche a favore della famiglia.
L’assessore della Comunità di Valle, Mirella Dallabona, sta ora curando i contatti con gli otto Comuni e con la Provincia per la condivisione degli obiettivi e la raccolta di osservazioni e di eventuali proposte migliorative.
L’illustrazione (vedi allegato) descrive uno dei due percorsi di collegamento intracomunale ipotizzati nel piano della mobilità proposto dalla Comunità di Valle.
1 Comment
Gli esperti dicono: “Una delle modalità più efficaci per migliorare il servizio pubblico, sulla scorta di esperienze concrete, sarà l’organizzazione di un orario cadenzato con un’offerta ripetitiva, facile da memorizzare ed utilizzare anche per gli utenti occasionali”. Il Comune di Trento ha fatto esattamente il contrario: per risparmiare ha eliminato gli orari cadenzati!