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Per i trentini appassionati di sport ai nomi famigliari degli idoli pallavolistici di Kazynki, Juantorena, Birarelli, Raphael, Stokr, Bari, Sokolov, in un prossimo futuro si potrebbero aggiungere e divenire famosi anche i nomi  dei giocatori di criket Fida H., Alaud, Anwar, Rizwan, Naveed, Scakeel A., Wakeel A., Bhatti, Hasnat, Waqas A., Wassen A.

Nomi di campioni sconosciuti, che ci fanno facilmente capire come la totalità dei giocatori sia di origine pakistana, anche se più d’uno di loro è cittadino italiano a tutti gli effetti e gioca anche nella nazionale italiana.

Se infatti il cricket è uno sport nato in Inghilterra e Galles, diffusissimo in molti i paesi del Commonwealth (Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Zimbabwe, Caraibi) e in India, Pakistan, Bangladesch e Sri Lanka dove è di gran lunga la pratica sportiva più popolare, oggi inizia ad essere praticato anche qui, nel nostro paese e in Trentino.

E proprio a Trento, in un campo da gioco periferico e alla presenza di alcune decine di persone, si è giocata una bella partita di cricket che ha portato lo scudetto nella nostra città. Ma non solo: ci ha dato la testimonianza di come lo sport possa aiutare nei processi di integrazione e cittadinanza, arrivare dove talvolta le istituzioni non osano, superare barriere etniche e razziali, unire nei valori di lealtà e fratellanza persone con origini tanto diverse.

Spero vivamente che questo evento sportivo ci aiuti a comprendere come la presenza di nuovi cittadini portatori di altre culture e conoscenze possa rappresentare anche una straordinaria opportunità. Che ciò avvenga attraverso lo sport, anche nelle sue pratiche meno conosciute, ci dice ancora come tali pratiche debbano essere sostenute e per questo mi rivolgo tanto all’assessore provinciale allo sport quanto alla città di Trento e al suo Sindaco affinché questo importante risultato sportivo possa ricevere il dovuto riconoscimento insieme alla squadra del Trentino Cricket Club che ha portato in Trentino il primo scudetto tricolore di Campioni d’Italia. Di quel paese che non sempre ha riservato ai nuovi cittadini l’accoglienza che un paese civile dovrebbe riservare a chi contribuisce ad arricchirlo non solo sul piano del lavoro e del PIL ma anche delle culture e dello sport.

Trento, 12 luglio 2011

Michele Nardelli, Presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani

3 Comments

  1. Simone ha detto:

    Buonasera.
    Sono Simone Gambino, Presidente della Federazione Cricket Italiana.
    Leggo e non nego una certa commozione nel vedere identificati con il nostro piccolo cricket dei valori nobili e gratificanti che, in questi tempi oscuri, troppo spesso vengono dimenticati.
    Stiamo lavorando per una degna cerimonia di premiazione dei nuovi Campioni d’Italia con le autorità comunali e provinciali.
    Spero di avere l’occasione di conoscerla in tale occasione.
    Ancora grazie per quanto scritto.

  2. cricketino ha detto:

    Bell’ articolo.
    Spero soltanto che questo sport continui a crescere nel nostro paese, e soprattutto in Trentino,dove abito.
    Complimenti ai neo campioni d’Italia

  3. Michele Nardelli ha detto:

    Grazie a lei per queste parole e dell’invito che mi ha voluto inviare per assistere alla cerimonia di premiazione prevista a Palazzo Geremia venerdì prossimo alle ore 17.00. Michele Nardelli