A forza di essere vento
30 Maggio 2010Il più grave atto militare contro un convoglio umanitario
1 Giugno 2010Non è esattamente così, perché temo che questa divisione nella coalizione che governa il Trentino possa produrre nei Comuni una separazione di lunga durata, con conseguenze permanenti sul territorio. E come a presagire formule diverse anche sul piano provinciale.
Per evitare che questo accada sono necessarie due cose. Intanto che domenica si affermino i candidati che più coerentemente hanno cercato l’unità della coalizione che governa il Trentino. E’ vero che nessun partito è senza macchia, ma è altrettanto vero che il tentativo di dar vita a coalizioni a geometria variabile ha riguardato più il centro che la sinistra. E poi cercando di ricostruire ponti di dialogo nella fase immediatamente successiva al ballottaggio.
Sono dunque per prendere in parola il presidente. Se sono "amichevoli", perché non considerare l’opportunità di tenere in ogni amministrazione che si andrà formando dopo il ballottaggio una "sedia vuota" da destinare ad una figura autorevole dello schieramento che risulterà perdente nel ballottaggio fra le formazioni del centrosinistra autonomista, per evitare un’opposizione permanente e dunque il formarsi di un solco lungo cinque anni?
So bene che questo, nelle dinamiche territoriali, non è per nulla facile. Ma sarebbe un passo di grande utilità per il futuro della coalizione provinciale e per andare verso le elezioni delle Comunità di Valle in un clima più rasserenato.