Storie di uomini. Un anno sull’altipiano
lunedì, 11 aprile 2011
11 Aprile 2011
Un momento dell’inaugurazione della mostra delle palme nella chiesetta di Sant’Anna
sabato, 16 aprile 2011
16 Aprile 2011
Storie di uomini. Un anno sull’altipiano
lunedì, 11 aprile 2011
11 Aprile 2011
Un momento dell’inaugurazione della mostra delle palme nella chiesetta di Sant’Anna
sabato, 16 aprile 2011
16 Aprile 2011

giovedì, 14 aprile 2011

Avverto intorno a me un inquinamento che fa più male di quello ambientale. Lo potremmo definire in tanti modi: disonestà intellettuale, aggressività, cattiveria, meschinità o, forse più semplicemente, umana miseria. Non mi preoccupano certo la diversità di opinioni e nemmeno una dialettica anche forte quando alle idee possono corrispondere visceralità che pure non amo.  Quel che non sopporto è il sotterfugio, il calpestare gli altri, la calunnia. Non voglio fare esempi, farei un torto a qualcuno. E poi molto spesso si tratta di piccole miserie, che non meritano la cronaca, ma che feriscono, questo sì.

Qualcuno mi dice che questo è un prezzo che si paga nell’esposizione politica come nello stare su argomenti che possono fare ombra a qualcuno, in una spirale insopportabile di immagine (e di mercato della politica) alla quale mi voglio sottrarre. Ma non lamentiamoci poi della politica ridotta ad affermazione personale…

Questo vale anche rispetto all’esigenza di fare rete fra soggetti diversi, anche quando queste sono articolazioni istituzionali che fanno capo alla Provincia autonoma di Trento. Ne parlo perché l’autoreferenzialità è un elemento di criticità piuttosto diffusa.

Lo dico in generale ma un po’ anche riferendomi all’incontro con la stampa promosso dall’associazione Limen che in questi giorni andrà a Lampedusa per monitorare la situazione di accoglienza degli immigrati. Tanto negli interventi di emergenza quanto nelle attività nella diffusione della cultura della pace o della cooperazione (ma lo ripeto questo vale per ogni segmento della vita pubblica) ciascuno tende a coltivarsi le proprie attività, con scarsa propensione a mettersi in gioco o in rete con altri.

Parlo anche di associazioni nelle quali ho lavorato, dove talvolta ho incontrato logiche da piccola parrocchia e conservatorismi (culturali e non solo) perché, non nascondiamocelo, anche a questo livello si sviluppano piccole dinamiche di potere. Lavorare in rete non è solo importante sul piano dell’efficacia nell’utilizzo delle energie e delle competenze disponibili ma anche sotto il profilo della crescita e dell’allargamento degli orizzonti culturali dei volontari e delle strutture associative.

E’ l’auspicio sul quale concordiamo alla fine dell’incontro con i responsabili di Limen, che si vorrebbe attivare non appena vi sarà il ritorno da questa missione conoscitiva. Anche perché vorremmo superare, anche nel contesto attuale, la logica emergenziale che rischia di offuscare anche l’approccio dell’intervento in queste ore. Non c’è alcun "tsunami umano" e nessuna invasione barbarica, c’è un migrare come condizione di questo tempo.

Devo peraltro dire che su questo piano la politica (intesa come il mondo della politica) è insuperabile. Considerazione che mi viene in relazione all’incontro che ho con il circolo anziani di Borgo Sacco. Il Consiglio Provinciale ha un intenso programma di visite guidate per la conoscenza delle istituzioni dell’autonomia e a turno i consiglieri sono chiamati ad illustrare l’attività delle istituzioni ed il loro lavoro. Accade in questa occasione che un consigliere di minoranza, per i suoi legami con quella realtà territoriale, chiede di essere presente e intervenire all’incontro: come dirgli di no? anche se sul piano dello stile non è proprio il massimo. Anche perché la prassi di coltivarsi il proprio orticello urta con l’idea che io ho della politica e giustamente chi gestisce questo servizio per il Consiglio Provinciale cerca di evitare che in questa attività di tipo istituzionale si riproducano forme di vassallaggio territoriale.

Mi riferisco anche a quel che accade il giorno seguente (giovedì) nella riunione dei capigruppo, quando si discute la proposta del Forum rivolta al Consiglio di recarsi in visita a Ventotene, in occasione del settantennale del Manifesto per l’Europa Federale.  Prima si è accreditata l’idea di "tutti al mare", poi – di fronte alla proposta che la partecipazione sia a carico di ogni singolo partecipante – a dire che se ci crediamo dobbiamo andarci con tutti i crismi, infine per dire che però non è il caso che il Forum si "allarghi" perché il tema dell’Europa non sarebbe una sua prerogativa. Da far cadere le braccia, devo dire anche per mancanza di senso istituzionale con cui si dovrebbe considerare l’attività del Forum.

Ma questo è il clima. L’assenza di un terreno minimo di condivisione dei principi di fondo fa sì che ogni pretesto sia buono per creare polemiche e per banalizzare i concetti che si propongono, perché questo si vorrebbe: la pace come rituale, a cui far corrispondere politiche che vanno nella direzione esattamente opposta (si vis pacem, para bellum).

C’è anche grande fibrillazione per quel che è accaduto nella sera di mercoledì in Consiglio Comunale a Pergine Valsugana, dove la delegazione del PD del Trentino, con il suo voto di astensione, ha contribuito alla bocciatura del piano di "valorizzazione" di San Cristoforo. Una colata di cemento contrastata da migliaia di firme. Come effetto della bocciatura, il Sindaco Corradi vorrebbe ritirare le deleghe agli assessori del PD, ma in questo modo salterebbe tutto.  Si aggira nell’aula consiliare perché oggi il Consiglio Provinciale è convocato in seduta congiunta con il Consiglio delle Autonomie. Non sarà facile indurlo ad un passo indietro, ma questa è l’unica possibilità se non si vuole ritornare alle urne (o cambiare maggioranza, il che appare improbabile quand’anche tecnicamente possibile). Ma una buona amministrazione è quella che sa anche fare dei passi indietro.

La seduta congiunta non offre particolari stimoli e poco dopo le 14.00 è tutto finito. Mi vedo con i collaboratori di "Politica è responsabilità" per fare il punto sulle tesi che verranno proposte nelle prossime settimane e programmare gli incontri che stiamo organizzando per l’autunno. Il sito sta andando bene, molti i lettori, interessanti gli stimoli. Dopo quello in corso sui popoli romanì, sarà la volta di Ilaria Pedrini e di un suo scritto sul rapporto fra "verità e autorità" connesso con quel che avviene nel nostro paese e con il messaggio pasquale.  Molto stimolante, devo dire.

E di palme parliamo al Forum con la comunità sarda del Trentino, in relazione agli incontri che abbiamo promosso nella giornata di sabato (alle ore 11 alla chiesetta di Sant’Anna dove si inaugurerà la mostra dei manufatti artigianali e alle 17 al Centro di formazione alla solidarietà internazionale) e di cui parliamo nella home page. La palma, un messaggio di pace nel Mediterraneo.

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