gelsomini
sabato, 2 aprile 2011
2 Aprile 2011
fragilit‡ del territorio
martedì, 5 aprile 2011
5 Aprile 2011
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sabato, 2 aprile 2011
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fragilit‡ del territorio
martedì, 5 aprile 2011
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lunedì, 4 aprile 2011

Il mese di aprile si preannuncia denso di cose interessanti. Le riassumo velocemente. Per quanto riguarda l’attività istituzionale, sarà più intenso il lavoro delle Commissioni alle prese con un numero considerevole di disegni di legge che non quello del Consiglio provinciale. In terza Commissione è già iniziato l’esame della legge sulla protezione civile (in realtà ben 7 DDL) e non sarà facile venirne a capo. Perché se alcune di queste sono fra loro compatibili, così non è affatto per le proposte che vengono dall’opposizione e quella, ancora in essere, presentata da Giovanni Kessler prima di rassegnare le sue dimissioni. Sempre in terza Commissione dovremmo iniziare questo mese l’iter per la proposta di legge sull’amianto.

Proprio in mattinata incontro i rappresentanti sindacali del settore edile di Cgil, Cisl e UIL per presentare loro in anteprima il testo del DDL e confrontarci sulla vulnerabilità dei lavoratori edili rispetto alla presenza di materiali contenenti amianto nella ristrutturazione degli edifici. Se infatti nella rimozione e bonifica delle coperture in eternit intervengono in genere ditte specializzate, non è così nei lavori interni laddove la possibilità di contatto con polveri contenenti fibre di amianto è molto elevata. Parliamo della necessità di un lavoro di formazione e di sensibilizzazione rispetto al pericolo nel trattare pavimenti, canne fumarie, locali caldaia, parti idrauliche dove l’uso di amianto era molto diffuso. Ci ringraziano per l’iniziativa e concordano con noi sul fatto che va fatto un attento lavoro di prevenzione, rivolto alle aziende come ai lavoratori. Rimaniamo a disposizione anche per una riunione dei loro direttivi, in modo da illustrare alla categoria i rischi connessi e le proposte contenute del Disegno di Legge.

Ma torniamo ad aprile. Un mese che potrebbe essere decisivo per quanto concerne la rivoluzione dei gelsomini e la crisi libica. Mi affascina l’idea di andare con l’amico Ali Rashid in Egitto ad incontrare i protagonisti della primavera araba e a fine mese in Palestina. Puntate di pochi giorni, s’intende, ma che vivo come l’aria che respiro, per ascoltare e cercare di capire quel che avviene in questo passaggio delicato ma straordinario per il futuro dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Sta anche a noi offrire una sponda intelligente alla primavera ed è quel che cercheremo di fare come Forum per la Pace e i Diritti Umani, anche attraverso manifestazioni un po’ particolari come la giornata di riflessione sul tema delle Palme nella settimana che precede la Pasqua. Avvicinare le culture, scovare gli intrecci, interrogare la storia: per renderci conto delle comune radici, possibile antidoto allo scontro di civiltà. L’opposto delle armi e degli affari con le oligarchie per accaparrarsi le risorse del nostro sviluppo e del loro impoverimento.

Sarà un mese importante anche per avvicinarsi ai referendum di giugno. Di fatto la campagna referendaria su acqua e nucleare è iniziata e numerose sono le iniziative in agenda sul territorio. Devo dire che i Circoli del PD del Trentino sembrano essere sensibili ai temi proposti. E fa davvero specie che il PD sul piano nazionale ancora esprima incertezze sul proprio orientamento, tanto che su uno dei due quesiti sull’acqua ancora non si esprime. La ragione è molto semplice: è il quesito sulla "giusta remunerazione" della presenza di imprenditori privati nella gestione dell’acqua, proposto nel 2006 dal centrosinistra nella logica della privatizzazione dei servizi. Eppure ci si dovrebbe interrogare sul perché abbiamo perso.

In serata si riunisce il Coordinamento del PD del Trentino, allargato al Gruppo consiliare e alla delegazione parlamentare e quell’incertezza si manifesta nelle posizioni dei due parlamentari presenti (Froner e Tonini). L’assemblea del PD del Trentino si è già espressa a favore e sostegno di entrambi i referendum sull’acqua, mentre sul nucleare sembrano esserci meno dubbi anche sul piano nazionale. Uso il condizionale, perché anche sul nucleare, scavando un po’, il vecchio approccio "sviluppista" da qualche parte potrebbe saltar fuori. In ogni caso non c’è ancora nel PD a livello nazionale quella determinazione nel far proprio questo strumento come grimaldello per rimettere al centro dell’opposizione al governo Berlusconi i contenuti di un progetto sociale e politico diverso. Condizione indispensabile per raggiungere un quorum difficile ma non impossibile. Per chiudere definitivamente con il nucleare e per dire che con l’"acqua bene comune" non si può privatizzare il diritto alla vita.

La notizia che la Tepco, la società che gestisce le centrali nucleari di Fukushima, abbia deciso di sversare l’acqua contaminata nell’oceano fa rabbrividire il mondo intero. Quindicimila tonnellate di acqua radioattiva nell’oceano: questa è la democrazia del nucleare. La radioattività continua a crescere, la vita è impossibile in un arco di non meno di 40 km dalla centrale, il mare diventa la pattumiera di cesio e plutonio e ancora c’è qualcuno che sostiene questa strada. Quanto è ancora lungo il "secol superbo e sciocco"… In Trentino cercheremo di esserne protagonisti. E per il 26 di aprile, venticinquesimo anniversario del disastro di Chernobyl, stiamo organizzando come Forum un grande evento.

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