Il tempo delle capre

Quando arrivo a casa verso mezzanotte mi chiedo quale sia il senso di un fare così estenuante. Perché la giornata di consiglio provinciale dove si discute dei sei mesi di lavoro della Commissione d'inchiesta sui controlli ambientali, seguita dall'incontro con la Commissione cultura del Comune di Trento e chiusa con l'incontro pubblico a Mezzocorona ha l'effetto di esaurire ogni mia energia, anche perché la pausa pranzo si svolge dal dentista e quella di cena non c'è proprio. Avrei in tasca un certificato medico che prescrive tre giorni di assoluto riposo, ma non importa.

Riavvolgiamo il nastro. Il Consiglio ha un ordine del giorno non particolarmente interessante, se escludiamo il punto relativo al Rapporto sulla indagine conoscitiva della Terza commissione legislativa relativa ai controlli ambientali. Una relazione finale approvata all'unanimità in Commissione ma il voto cambia in consiglio, forse per effetto delle riprese televisive che lungi dal garantire trasparenza verso il Palazzo ha la capacità di esasperare il dibattito. Accade così che i gruppi di opposizione dichiarino la loro astensione. Intervengo in aula per indicare il mio punto di vista sul lavoro svolto (che metterò in forma scritta al più presto). E sottolineando la necessità di adeguare la normativa provinciale relativa alla gestione dei rifiuti ponendo l'obbligo al principio di autosufficienza.

La Commissione cultura del Comune di Trento mi chiede di presentare il Forum per la Pace e i Diritti Umani. Il Consiglio prosegue e avrei anche un altro incontro al PD, ma mi fa piacere incontrare la commissione perché il rapporto con i Comuni è una delle linee di lavoro del Forum stesso. Mi rendo subito conto di quanto si dia come scontata la conoscenza delle istituzioni, perché questo è il Forum, un'istituzione del Consiglio provinciale. Ho infatti l'impressione che del Forum non si conosca granché, tanto meno la legge istitutiva.  Parlo del programma e dell'impronta che ho cercato di dare all'attività del Forum, vedo facce attente ed altre un po' stranite, non so se perché quel che dico corrisponde ad un altro pianeta o perché non corrisponde allo stereotipo che hanno del mondo della pace. L'incontro si sviluppa positivamente ma avverto una preoccupante fragilità che mi descrive come il flusso storico di informazioni fra una legislatura e l'altra sui temi della pace, della solidarietà internazionale e della cooperazione di comunità (nelle quali il Comune di Trento è protagonista) sia tutt'altro che scontato.

Si sono fatte le otto di sera. Con Michele Ghezzer e Alberto Pacher andiamo all'incontro di Mezzocorona. La sala dell'auditorium delle scuole medie è già affollata e l'incontro si preannuncia tutt'altro che facile. Ne parlo in prima pagina del sito ma vi assicuro che la fatica è molta e anche la pazienza necessaria a fronte di posizioni  che faticano a capire il ruolo che qualcuno di noi sta svolgendo anche nell'ambito della maggioranza. Ma, si sa, chi si pone nel ruolo dei "pontieri" rischia di prendere sberle a destra e a manca. La categoria del "tradimento" è sempre in uso, specie nel pensiero manicheo, e anche stavolta traspare nelle parole degli esponenti di Nimby, che m'interrogano sulla mia coerenza. Ho proposto per primo l'idea di un impianto a termine sei anni fa, preso per marziano. E' la strada verso la quale si sta andando. Nonostante le preoccupazioni, a fine incontro molte persone ci esprimono la loro vicinanza.