venerdì, 31 luglio 2009
29 Aprile 2009
mercoledì, 13 maggio 2009
13 Maggio 2009
venerdì, 31 luglio 2009
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mercoledì, 13 maggio 2009
13 Maggio 2009

martedì 12 maggio 2009

Il primo appuntamento della giornata è alle 8.30 all’ufficio elettorale del Comune di Trento con alcuni del nostro circolo per dare un’occhiata ai verbali dei seggi elettorali del Bondone. C’è infatti un alto numero di schede annullate o bianche, difforme dalla media comunale. C’è molta impreparazione nei seggi e le motivazioni con cui ci si iscrive all’elenco dal quale vengono pescati i nomi degli scrutatori sono prevalentemente economiche. Anche negli elettori, per la verità, non è tanto diverso, ma chi dovrebbe controllare l’esito del voto dovrebbe avere a cuore il principio di salvaguardare la volontà di voto anche quando questa non è espressa in forma ortodossa. Ricordo che alle scorse comunali sparirono in un seggio proprio del Bondone circa 160 voti che non furono mai ufficialmente conteggiati anche se l’errore era evidente (ma ininfluente sulla ripartizione dei seggi), alterando così l’esito reale del voto. Dall’esame dei verbali escono incongruenze, schede scomparse o mal conteggiate, compilazioni scorrette o mancanti.

(Questa cosa richiede un intervento affinché vengano fatti dei corsi per chi vuole fare lo scrutatore o il presidente di seggio, senza la partecipazione al quale si perdono i requisiti per svolgere questa importante funzione civica)

Alle 9.45 ho appuntamento con l’assessore Lia Beltrami.  Discutiamo di Abruzzo e delle modalità di intervento da parte della Comunità trentina e della prossima riunione del Forum trentino per la Pace, affinché si possa trovare una soluzione positiva.
Di lì a breve è convocato il Consiglio Regionale. All’ordine del giorno una serie di mozioni, ma lo stato confusionale dell’Assemblea regionale è tale che anche la discussione su un innocuo ordine del giorno che punta al risparmio energetico nel Palazzo di Piazza Dante diventa pretesto per un’infinita discussione sul ruolo stesso della Regione. Una mozione presentata dai liberali sudtirolesi che chiedono esplicitamente la fine della Regione Trentino Alto Adige Sud Tirol tiene bloccati i lavori dell’intera giornata.

(Credo che sia davvero urgente una riflessione che ci porti entro questa legislatura appena avviata ad una proposta che ripensi il ruolo della Regione, togliendo di mezzo le competenze ormai residuali che rappresentano una sorta di alibi, mettendo fine a quel reciproco sospetto che si voglia limitare la sovranità delle Province. Ne scriverò a breve.)

Di questo parliamo nella paura pranzo con i consiglieri del gruppo Verdi-Grünen Dello Sbarba, Heiss e Bombarda in una cordiale conversazione che tocca anche molti nodi dell’attualità politica, anche alla luce del recente voto di Trento.

(Avverto molte affinità di pensiero e credo dovremo trovare il modo di rendere stabile questo filo di interlocuzione.)

Il Consiglio si protrae fino alle 18.00. Corro all’incontro promosso dalla Carta di Trento per una migliore cooperazione internazionale, presso la Scuola di formazione per la solidarietà internazionale, che ha come oggetto la “Cooperazione verde”, ovvero il tema della sostenibilità globale. Un tema di grande rilievo che sarà al centro di un apposito seminario previsto per venerdì 22 maggio.
Solo il tempo per prenderci un aperitivo di una cena che non ci sarà ed è ora di andare ad Aldeno, dove con Enzo Mescalchin (Istituto Agrario) e Emiliano Beozzo (Sindaco del luogo) presentiamo il Disegno di Legge sull’orientamento ai consumi e sulle filiere corte. La sala del Consiglio comunale è affollata e la discussione intensa, piena di stimoli che ci vengono dagli operatori, agricoltori, rappresentanti delle cooperative e dei consorzi, del Sait, piccoli allevatori o semplicemente consumatori. Molti spunti ed anche proposte di integrazione, ma in generale la proposta viene molto apprezzata. Tiriamo fino alle 11.00 e poi, inevitabilmente, si finisce in “caneva”. Non male lo spumante che ci viene offerto da un produttore locale di qualità, ma lo stomaco è vuoto e bisogna andarci piano.

(Il metodo adottato nella costruzione/presentazione del DDL sulle filiere corte è davvero molto efficace ed il tema di grande interesse. Insomma, è motivo di soddisfazione)

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