Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos

 

Guido Tonelli

Tempo

Il sogno di uccidere Chrónos

Feltrinelli, 2021


Mi accade sempre più frequentemente che nelle conversazioni, pubbliche o private che siano, il fattore “tempo” si proponga come cruciale.

Nell'interrogarsi su quell'intreccio di crisi che ci ha portati alla sindemia, nelle presentazioni de “Il monito della ninfea”, nel percorso congressuale di Slow Food, nel confronto con la piccola comunità di pensiero cresciuta attorno al “viaggio nella solitudine della politica” e all'urgenza di darci nuovi paradigmi per immaginare il futuro, questa parola è diventata sempre più un tema ineludibile.

In particolare, il rovesciamento del tradizionale disallineamento fra tempo storico e tempo biologico, ovvero fra processo entropico e processo evolutivo, fa sì che l'accelerazione così esponenziale degli effetti del surriscaldamento del pianeta ci ponga quotidianamente la domanda “siamo ancora in tempo?”.

 

 

Il libro di Guido Tonelli “Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos” scarta questa domanda, forse mal posta perché qualunque sia la risposta non eluderebbe l'urgenza dell'agire, se non altro per contenere il danno. E invece ci propone un viaggio dentro le leggi e il mistero dello scorrere del tempo o, meglio, dei tempi, quelli delle nostre vite e dei nostri deliri di immortalità, quello delle distanze siderali nelle turbolenze del cosmo, quelli infinitesimi delle particelle e quelli mostruosi dei buchi neri di cui ancora sappiamo poco o nulla.

Un viaggio affascinante, che non solo ci aiuta ad accostarci a quel che conosciamo di Chrónos ma, a ben vedere, anche a riflettere sul nostro rapporto con la natura di cui siamo parte e che pure ci ostiniamo in maniera ossessiva a voler dominare.

Un libro necessario e stimolante quello di Guido Tonelli, scienziato del Cern di Ginevra e fra i padri della scoperta del bosone di Higgs.