venerdì 5 giugno 2009
5 Giugno 2009
lunedì 8 giugno 2009
8 Giugno 2009
venerdì 5 giugno 2009
5 Giugno 2009
lunedì 8 giugno 2009
8 Giugno 2009

sabato 6 giugno 2009

Da tempo avevo messo in agenda l’appuntamento a Bolzano con Adolfo Pèrez Esquivel, pacifista argentino che nel 1980 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace per le denunce contro i crimini della dittatura militare negli anni Settanta.

Ma la tragedia dell’airbus francese precipitato nell’Atlantico portandoci via Rino, Luigi e Gianni ha cambiato ogni programma e stamane, alla Sala Depero della Provincia, è prevista la cerimonia di commemorazione di questi nostri ambasciatori di pace e di comunità. Nelle parole di Giovanni Kessler (presidente del Consiglio provinciale), Marco Depaoli (a nome del Consiglio regionale), Marino Simoni (Consorzo dei Comuni) e Alberto Tafner (Trentini nel mondo) c’è la vicinanza e la commozione di tutto il Trentino. E qualcosa di più. Nelle parole rotte dal pianto del presidente della “Trentini nel mondo” c’è anche l’amara considerazione verso un tempo che non riesce più a cogliere le cose vere e che non sa che rincorrere l’effimero ed il gridato. Mi auguro davvero che le sue parole facciano riflettere ciascuno di noi, la società civile, la politica, l’informazione. Ma temo che non sarà così.

Nel pomeriggio iniziano le operazioni di voto per il rinnovo del Parlamento Europeo. Prima ancora che venisse fissata la data del voto, avevamo messo in cantiere un ciclo di incontri intitolato “Trentini del mondo”, un itinerario di conversazioni per una cittadinanza responsabile che offrisse occasioni di dialogo e di riflessione al Trentino multicolore. E proprio nel pomeriggio è previsto il secondo incontro che ha come titolo “La principessa Europa. Un’identità plurale che nasce fuori di sé”. Al “Magazzino” di via Torre d’Augusto, in questo luogo che vorremmo diventasse un’agorà culturale della città, Laura Mezzanotte conversa con Adel Jabbar e con me di cos’è l’Europa nell’immaginario delle persone, nella storia, nell’identità collettiva, nel pensiero politico. E di una campagna elettorale dove l’Europa non c’era. Non ci sono grandi folle, ma non siamo nemmeno in pochi e le parole scorrono piacevolmente nell’intrecciarsi di sguardi che vengono dai nuovi trentini di origine irachena, magrebina, cubana, moldava e africana.

Il prossimo appuntamento, in questo stesso luogo, sarà sabato 20 giugno ed avrà come titolo “Quando ad emigrare eravamo noi…”.  Storie di partenze che vorremmo dedicare agli amici della “Trentini nel mondo” che non sono più con noi.

 

Comments are closed.