martedì 14 luglio 2009
28 Aprile 2009
martedì 14 luglio 2009
28 Aprile 2009

giovedì, 14 maggio 2009

(Al mattino, scrivere il diario di bordo del giorno appena trascorso è un utile esercizio per mettere a fuoco l’uso che si fa del tempo, fissare immagini e sensazioni avvertite. Nelle centinaia di blocnotes e nelle agende che conservo fin dal 1972, da quando cioè iniziai il mio sguardo impegnato sulle cose del mondo, in appunti fittissimi oppure in scarabocchi segno dei tempi, ho traccia di quasi ogni giorno… andarli a cercare, per cogliere lo stato d’animo o le parole attorno ad un particolare avvenimento, ti riporta con emozione in quei giorni e a quelle ore)

Il diario del giorno precedente è fitto e nemmeno mi accorgo del passare del tempo. Alle 10.30 c’è la conferenza stampa di presentazione del Disegno di Legge per riconoscere un indennizzo simbolico agli ex operai della Sloi, la fabbrica dei veleni che ancora oggi rappresenta un problema affatto risolto nella città di Trento. Il DDL è a firma di tutto il Gruppo consiliare del PD del Trentino. Ma è Bruno Dorigatti, per tanti anni sindacalista della CGIL ed oggi compagno di gruppo, ad aver lavorato all’iniziativa. Al tavolo con lui ci sono Andrea Brunello, protagonista di “Sloi machine”, un monologo teatrale dedicato alla tragedia di quell’insediamento industriale; Luigi Sardi, autore di diversi libri e pubblicazioni sulla fabbrica del piombo tetraetile; e Gigi Zoppello, giornalista e autore del libro “La notte della Sloi” a cui Brunello si è ispirato nel suo monologo. In sala alcuni operai sopravissuti (sono ancora una cinquantina di persone) o loro famigliari, a testimoniare il dolore ancora vivo nella carne e negli animi. Perché il piombo non entrava solo nel sangue, entrava in maniera devastante anche negli incubi notturni come nelle relazioni umane, insomma nelle case e nelle vite dei famigliari. I racconti si alternano alle richieste, non di risarcimento materiale ma di verità, perché non venga messa una pietra sopra a questa vicenda criminale e nemmeno migliaia di metri cubi di chi vorrebbe così cancellare la memoria di un pezzo di storia della nostra città.

(Il tema della memoria ritorna con insistenza e mi prende…)

Vado in ufficio, uno sguardo ai giornali e poi vengono a trovarmi Marco Vender e Luisa Chiodi. Negli ultimi tempi mi sono perso un po’ di riunioni dell’Osservatorio Balcani e Caucaso ed è quindi l’occasione per un veloce aggiornamento e soprattutto per discutere dell’evento che abbiamo in cantiere in autunno sul “lungo 1989”, a vent’anni dalla caduta del muro di Berlino. Quale taglio può essere interessante, quali relatori e così via. Conversazione stimolante, anche perché con Marco e Luisa c’è uno scarto di vissuto personale e generazionale che ci fa guardare a quegli anni con un angolatura diversa. Parliamo anche di come far conoscere alla nostra comunità dei 220 mila e passa contatti quotidiani che arrivano al sito dell’Osservatorio da ogni parte del mondo e di altro ancora.
Alle 14.30 si riunisce la Terza Commissione Legislativa Provinciale. Incontriamo i rappresentanti di due Comitati sorti negli ultimi anni: il Comitato Valsugana Pulita e il Comitato “Barbieri sleali”, nome curioso che viene dal fatto che al tempo dell’impero austroungarico dalla Valsugana venissero i barbieri di corte perché riconosciuti nella loro lealtà. “Sleali” perché il proprietario delle Acciaierie di Borgo Valsugana si chiama Leali, personaggio che incontriamo in diverse operazioni a forte impatto ambientale.
Due i focus su cui viene appuntata l’attenzione, l’acciaieria e i suoi effetti inquinanti e la vicenda della cava di Monte Zaccon trasformata in discarica. I temi del mattino ricorrono, per dire come il tempo delle fabbriche nocive, dannose per chi ci lavora, per le persone che abitano il territorio circostante e per i rifiuti industriali sepolti per anni non solo a Monte Zaccon ma in tutta la zona, è tutt’altro che finito. Ed anche in questo caso particolarmente interessanti risultano le testimonianze di chi in queste aziende ci ha lavorato per anni.
Sulla vicenda della discarica di Monte Zaccon ha preso il là l’assegnazione alla Terza  Commissione di poteri d’indagine sulle conseguenze ambientali dovute alle discariche. Entro settembre tale lavoro d’indagine sarà concluso e si cercherà di mettere mano alla situazione sia sul piano operativo che legislativo. Per quanto riguarda l’Acciaieria di Borgo Valsugana questa va chiusa e basta per il semplice motivo che non centra nulla con il modello di sviluppo che vogliamo per il Trentino. Trovando, ovviamente, per i 117 lavoratori una diversa occupazione, ma la PAT ha già dato prova di avere gli strumenti per affrontare situazioni di questo tipo.

(Non si può investire nell’ambiente o nel termalismo, valorizzare esperienze come Arte Sella che hanno nel genio umano il loro valore aggiunto e poi continuare a tenere in vita mostri ecologici ed ambientali del genere)

Ritorno in ufficio, vedo il testo della mozione per assegnare ai diciottenni l’abbonamento ad un quotidiano e poi un salto veloce a casa. Alle 20.30 ci attende il terzo incontro del percorso che come circolo del Bondone del PD abbiamo organizzato “per il piacere di conoscere e conversare”. Questa volta il tema è l’Europa, fra identità, piccole patrie e autogoverno ed il relatore è Giuseppe Ferrandi. Ma per l’occasione è presente anche il nostro candidato alle elezioni europee Michele Nicoletti. Abbiamo pensato a questo ciclo di incontri affinché la politica sappia recuperare la capacità di visione oltre le scadenze elettorali ma queste ci rincorrono. Non ci aspettiamo tanta gente, ma invece la sala consiliare di Sopramonte è affollata di quasi trenta persone. Ne esce una serata ricca di spunti interessanti, di interventi e di domande. E i presenti apprezzano la scelta di affrontare questi temi apparentemente lontani dalla vita quotidiana ed anche i relatori. E’ quel che deve fare la politica.

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