Milano, periferie
mercoledì,1marzo 2017
1 Marzo 2017
Mercato di Medellin
domenica, 2 aprile 2017
2 Aprile 2017
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martedì, 21 marzo 2017

Il “Viaggio nella solitudine della politica” ha intrapreso il suo cammino. Lo ha fatto con un prologo fatto di interviste sul territorio trentino che abbiamo iniziato nel Comune più alto della nostra terra, Palù del Fersina, un po’ simbolicamente, un po’ per il fatto che la conversazione aveva come protagonista Stefano Moltrer, sindaco trentaduenne che ha scelto qualche anno fa di ritornare alla montagna e di immaginarne un’amministrazione aperta e intelligente, come a scommettere sulla bellezza di abitare in luoghi spesso considerati superficialmente svantaggiati. Il “ritorno” si rivelerà un tratto importante di questo nostro viaggio.

Una prima traiettoria di riflessione che poi ha visto coinvolto Castello Tesino attraverso Nicola Sordo, giovane consigliere comunale con delega alla cultura, la Manifattura di Rovereto con una delle esperienze più qualificate come Habitech (nella persona di Thomas Miorin), Villalagarina con un intenso confronto attorno ai nodi del rapporto fra agricoltura e ambiente, mettendo a confronto la sindaca Romina Baroni e la sua giunta con un artigiano del vino come Eugenio Rosi.

Prologo che proseguirà la settimana prossima con altri testimoni privilegiati del nostro territorio non solo per mettere a fuoco le aree di criticità della nostra autonomia ma per fare emergere quell’assunzione di responsabilità che esprime nuove visioni di presente e futuro.

Momenti di confronto impegnativo, lo abbiamo messo in conto. E così è stato nel trovarci di fronte a considerazioni sofferte e dure, radicali perché giustamente non si vogliono fare sconti a nessuno, verso la propria parte (se così si può dire) e a cominciare da se stessi.

Vorremmo fosse così anche negli itinerari che a cominciare da aprile indagheranno lungo le terre alte della Regione Dolomiti e dell’arco alpino occidentale. E poi via lungo altre traiettorie, altre faglie della complessità euromediterranea, altri nodi paradigmatici, con il prendere corpo di almeno sedici itinerari che grazie all’aiuto di molti amici saranno realizzati in un tempo disteso (almeno un anno e mezzo) che abbiamo voluto mettere al riparo dall’agenda di una politica ridotta a rincorrere scadenze ed emergenze.

Itinerari che verranno seguiti con occhi diversi, diversi per storia personale, anagrafica e sensibilità di sguardo, ma anche perché non ci siamo messi in cammino per trovare conferme, ma per dare corpo a quel cambio di paradigma la cui assenza è all’origine della crisi della politica. Per questo di ciascun itinerario produrremo gli appunti, materiale grezzo da plasmare insieme per proseguire il dialogo avviato. Lo faremo sin d’ora dalle pagine del blog dedicato al viaggio

2 Comments

  1. Michele ha detto:

    Molto volentieri, quando e come volete, per parlare fra noi e per la nottata a Radio Impegno. Il viaggio è pensato proprio così, nell’apportare nuovi sguardi e nella casualità delle opportunità di incontro. Se posso esserci, lo spostarmi non mi pesa; ma anche se volete prendere voi l’iniziativa per parlarne con chi vi pare, nella Scuola o altrove, il viaggio è di chi lo fa, e dunque anche vostro. Mi emoziona pensare che le idee prendano il volo…