La Voce del Mattino
29 Gennaio 2011Un governo di responsabilità nazionale
31 Gennaio 2011Nonostante tutto lo strumento delle primarie appare ancora come un grimaldello utile a rimettere in moto meccanismi partecipativi altrimenti inceppati. E’ quel che si evince – seppure con qualche ombra – dall’esito delle primarie di domenica che hanno portato alla scelta dei candidati del centrosinistra per le elezioni comunali di Bologna e di Napoli. In entrambe le città il numero dei votanti supera le precedente consultazioni primarie e i risultati indicano il prevalere dei canditati proposti dal Partito Democratico. L’ombra è data dalla contestazione del voto nel capoluogo campano, dove è stata denunciata l’intrusione della malavita organizzata nell’afflusso dei partecipanti. Rischio reale, insito in uno strumento come le primarie dove il soggetto protagonsita è l’elettore anziché l’iscritto al partito. Che pure dovrebbe far riflettere sull’uso che se ne fa e sul fatto che la democrazia nei partiti rappresenta un tema ineludibile. A Bologna prevale Virginio Merola con il 58,3% dei voti. A Napoli Andrea Cozzolino con poco più del 37%. Ma qui le cose non sembrano chiare (vedi la cronaca de La Repubblica di Napoli).