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Una proposta per il Coordinamento cittadino del PD

Care democratiche e cari democratici,

intorno all’elezione del coordinamento cittadino si è creata confusione e questo non fa che confermare l’urgenza di dare al partito cittadino una struttura organizzativa definita… Intervengo per provare a fare chiarezza e, con l’occasione, formalizzo con ampio anticipo sulla scadenza dei termini la mia candidatura a coordinatore cittadino. Vi inoltro tre documenti: il primo è una breve ricostruzione del percorso fatto finora e di alcune delle persone che sono state in esso coinvolte o di esso informate; mi sono chiesto a lungo se fosse necessario metterlo nero su bianco, ma gli equivoci  che si sono generati mi impongono un dovere di ulteriore trasparenza al quale assolvo ben volentieri. Il secondo documento è la base di partenza della mia piattaforma

programmatica: è un documento aperto, al quale spero in molti vorrete contribuire per arrivare ad una sintesi che sia la più completa e partecipata possibile. Il terzo è la versione originale del preambolo al regolamento per la fondazione dei circoli, poi approvato in versione ridotta il 29 dicembre 2008 insieme al regolamento stesso: a molti potranno sembrare ovvietà, ma credo che debbano essere i cardini sui quali costruire il nostro partito.

Nei giorni scorsi si sono accavallate bizzarre interpretazioni delle regole e fantasiose ricostruzioni di presunti accordi verticistici: per quanto riguarda le modalità di voto, solo una mente fantasiosa poteva pensare che le democratiche e i democratici trentini accettassero di votare senza la possibilità di esprimere preferenze sui candidati al coordinamento cittadino e solo chi non mi conosce o chi è in malafede può pensare che io mi presti ad accordi verticistici consumatisi in chissà quale segreta stanza.

A tutt’oggi la “colpa” della mia proposta politica è quella di essere l’unica in campo, ma a 20 giorni dalla scadenza per il deposito delle candidature mi sembra una preoccupazione eccessiva. Se invece dovessi essere davvero l’unico candidato, ebbene questo potrà voler dire due cose: o che sono l’unico disposto ad assumersi l’onere (per l’onore vedremo più avanti) di questa carica, oppure che per una volta il PD è riuscito ad essere compiutamente unito nel condividere una proposta politica. E non mi sembra poco.

Giovanni Scalfi

Invio questo messaggio ad una mailing list di persone del PD priva di un ordine definito, per questo prego ognuno di voi di girarla a quanti riterrete possano essere interessati.

Grazie e buona giornata.

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