don quijote e sancho panza
lunedì, 27 settembre 2010
19 Ottobre 2009
martedì, 20 ottobre 2009
20 Ottobre 2009
don quijote e sancho panza
lunedì, 27 settembre 2010
19 Ottobre 2009
martedì, 20 ottobre 2009
20 Ottobre 2009

lunedì, 19 ottobre 2009

Non voglio scrollarmi di dosso quel che ho vissuto in Palestina. Il nostro tempo, le nostre vite, non sono a compartimenti stagni e le immagini, le grida di dolore, che vengono dal vicino oriente sono parte della nostra quotidianità. Così guardo con altri occhi, considero con un diverso peso specifico, le contraddizioni con cui abbiamo a che fare nella nostra realtà. E m’interrogo sul senso di responsabilità che si deve chiedere alla politica.

Oggi sto meglio e l’azione degli antibiotici sta facendo effetto. Non si è ancora identificata la causa principale dell’infezione, ma avverto che nemmeno il nostro organismo è a compartimenti stagni. Fatico quindi a rientrare nella normalità. In realtà non lo voglio fare. Ma è come se le persone che incontro mi volessero ricondurre ad una realtà separata. Quanto siamo lontani dall’"uomo planetario" di cui ci parlava qualche anno fa Ernesto Balducci…

Un po’ comunque mi devo adeguare. Riordino l’agenda, le priorità di lavoro, preparo la relazione per la discussione in aula sul disegno di legge sulle filiere corte e l’educazione alimentare che arriva questa settimana in Consiglio provinciale. Riordino pure la mia scrivania in ufficio e anche questo serve a mettere un po’ d’ordine nei miei pensieri. Tra le cose urgenti, l’appello per il voto alle primarie trentine.

Nel primo pomeriggio c’è la riunione del gruppo consiliare. Mi fa specie che non passi nemmeno per l’angolo più remoto del pensiero che si possano dedicare, non dico ore ma almeno qualche minuto a quel che ho visto in questi giorni, quasi fossero fatti miei. Anche questo fa pensare. Scorriamo l’ordine dei lavori del Consiglio, un calendario peraltro fittissimo dal quale non posso sfuggire.

Finita la riunione del Gruppo, con Diego Pancher, amico e consigliere comunale di Mezzocorona, e l’assessore Alberto Pacher concordiamo un’offensiva sul tema rifiuti in Piana Rotaliana per le prossime settimane: tutti giocano sulla paura dell’impianto senza aver il coraggio di dire che in realtà la loro soluzione per i rifiuti è di usare le risorse dell’autonomia per portarli altrove. Esattamente quel che sta avvenendo con l’umido e con l’opposizione alla realizzazione dei biodigestori. E’ la logica del "non nel mio giardino", l’opposto del principio di responsabilità.

Fra una telefonata ed un incontro, metto ordine anche alla posta elettronica dell’ufficio. Il disordine a questo punto è solo dentro.

 

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