domenica, 27 ottobre 2013

Il "diario di bordo" finisce qui. Visto che questa bella esperienza di comunicazione è nata come parte di quel patto partecipativo che avevo proposto in caso di elezione in Consiglio provinciale cinque anni fa e considerato che questo patto non è stato rinnovato, a bordo semplicemente non ci sono più.

Più che un impegno, il diario è stato per me in questi cinque anni un amico che mi ha accompagnato e che mi ha permesso di guardarmi allo specchio, interrogandomi quotidianamente sul senso del mio lavoro. Un diario vero, insomma. Nel quale il lettore poteva rintracciare la fatica, le amarezze, le soddisfazioni. Alla fine è diventato quasi una necessità, tanto che anche in questi giorni di "ammaraggio" ogni tanto sono stato tentato di scrivere la cronaca delle mie affannose giornate. Poi la ragione mi diceva che no, che questa cosa non avrebbe senso al di fuori di un impegno condiviso.

Semmai il diario potrebbe diventare qualcosa di diverso, nel mare aperto. Dandosi il tempo giusto (e più disteso) per raccontarci delle nuove sfide che di certo non mancheranno, del desiderio di scrivere, del ritornare sulle strade del mondo per il piacere del meravigliarsi, ma anche su quelle a noi più vicine, nella convinzione dell’urgenza di cambiare i paradigmi e le forme della politica anche a prescindere dagli esiti elettorali, incapace com’è (questa politica) di uscire della proprie patologie (ho trovato molto suggestivo a questo proposito il passaggio del commento di Maurizio Agostini su L’Adige di venerdì).

Ma prima di prendere qualsiasi decisione devo ancora resettare un po’ di cose. Che mi piaccia o no, la mia vita da domenica scorsa è cambiata. Solo che la mia testa tenderebbe ad essere nella dimensione precedente. Avverto il dovere di passare la mano, affinché quanto è stato realizzato non rimanga lettera morta e che i processi avviati non si fermino a metà del guado, spazzati dalle correnti. E al tempo stesso non intendo immaginare il mio futuro come un ritorno al passato, prima di questa parentesi istituzionale. Insomma, credo sia necessario imparare a vivere come un’occasione di cambiamento anche le sconfitte.

Intanto vi ringrazio per avermi seguito sin qui, lungo questo racconto certamente unico nel suo genere che voleva testimoniare come anche le cose del palazzo possono assumere un colore meno grigio e forse più simile a quello dei mille papaveri della poesia di Fabrizio De Andrè. 

(interessante il dibattito sviluppatosi su facebook a partire da questo diario) 

9 Comments

  1. Giorgio ha detto:

    Caro Michele
    l’unica cosa che ti posso garantire questa volta è il mio voto personale, a te come Michele, come persona e per tutte le tue competenze, conoscenze, e per tutto il tuo impegno e la tua passione, che solo parzialmente conosco per mia carenza di aggiornamento su tutte le attività che segui e svolgi.
    Non ti voteri in quanto rappresentante del pd, che a livello nazionale, nell’ultimo anno ne ha combinato di tutti i colori. Ho visto anche che in questi giorni è passato a Trento, D’Alema, per supportare la campagna elettorale locale. Per me è un personaggio improponibile ed impresentabile, a partire dalla sua firma per l’acquisto degli F35.
    Ma mi turo il naso anche in questo caso, confermandoti il mio voto in più.
    In bocca al lupo. Un abbraccio, con stima e amicizia.

    P.S. La prossima volta che ci incontriamo, ti racconto un po’ il mio viaggio di circa due settimane e più, con Razi e Sohelia, e per conto di Filmwork e Luca e Carlo Dal Bosco, per le riprese del secondo documentario “Afghanistan 2014”, di cui so che sei un convinto sostenitore. Per me un bellissimo lavoro, e una bellissima esperienza vissuta assieme a loro, che so essere tuoi cari amici.

    A presto

    Giorgio

  2. Andrea e Marija ha detto:

    ….un caro saluto da tutti noi e in bocca al lupo!
    Andrea e Marija

  3. Guido Brugnara ha detto:

    Carissimo Michele Nardelli,
    ho apprezzato il tuo impegno e i modi con cui ti occupi del bene comune, convinto che saranno tante le persone che ti sosterranno.

    un cordiale saluto
    Guido

  4. Marco ha detto:

    Alle elezioni provinciali di domenica prossima ho deciso di sostenere e votare per Alessio Manica e Michele Nardelli che candidano nella lista del Partito Democratico del Trentino.

    Con Alessio sto condividendo da più anni il percorso amministrativo a Villa Lagarina, dove è sindaco dal 2005. L’ho apprezzato per l’intelligenza politica e la responsabilità con cui amministra la nostra comunità, e per la sensibilità con cui tiene sempre aperto lo sguardo oltre i confini del municipio.

    Con Michele ci conosciamo da molto più tempo avendo esplorato tratti comuni di sentiero sia nell’ambito della politica che nell’impegno per la pace e la solidarietà internazionale. È significativo e rilevante il lavoro che ha svolto in questi cinque anni di Consiglio provinciale nei campi del sociale, dell’ambiente, dell’agricoltura, della pace e non solo.

    È ora più che mai necessario impegnarsi affinché la coalizione di centro-sinistra-autonomista raggiunga la soglia del 40% dei voti, che permette di fruire del premio di maggioranza. Se ciò non dovesse accadere si farebbe concreto il rischio di consegnare anche la nostra terra all’ingovernabilità delle larghe intese. Va invece mantenuta l’anomalia politica trentina che ha garantito in questi ultimi 15 anni il buon governo dell’autonomia.

    E in un centro-sinistra-autonomista che non sarà guidato da un presidente espressione del Partito Democratico del Trentino ci sarà ancor più bisogno di una sinistra forte oltreché dell’azione, del rigore e della fisionomia politica di persone come Alessio e Michele.

    Sapere Alessio e Michele in Consiglio provinciale è per me garanzia di portare al governo del Trentino anche i miei valori, principi e ideali. Per questo mi fido di loro e ti invito a sostenerli assieme a me.

    Se vuoi saperne di più visita http://alessiomanica.wordpress.com e http://www.michelenardelli.it.

    Un caro saluto, Marco

  5. Jens ha detto:

    Grazie, Michele,
    questa mattina mi sono svegliato con il tuo messaggio sms 😉
    Purtroppo non sono il target giusto: essendo cittadino tedesco (solo) non ho diritto di voto alle provinciali.
    Comunque ne ho parlato e ti/ci auguri che il tuo sogno si avverrerà.
    Un abbraccio
    jens

  6. Roberta Biagiarelli ha detto:

    Un abbraccio a te e un enorme in bocca al lupo con un papavero tra le orecchie!
    A presto.
    Roberta

  7. Silvano Falocco ha detto:

    Caro Michele, in bocca al liupo per l’elezione. Speriamo di poter festeggiare, anche se a distanza. Un abbraccio.
    Silvano Falocco

  8. Luigi ha detto:

    Grazie a te e “in bocca al lupo” a tutti noi che non abbiamo ancora abbandonato la speranza di partecipare al governo del nostro futuro. Un abbraccio, Luigi.

  9. Alessandro Branz ha detto:

    Lo auguro a te, caro Michele, e a tutti noi. Vorrei rivederti impegnato in Consiglio, e sono sicuro che comunque vada tu ci sarai per lavorare insieme ad un Trentino migliore ed anche ad un partito più aperto e meno litigioso.
    Un forte in bocca al lupo, Alessandro

Il CafÈ Sinan Pasci‡ al Teatro Sociale di Trento
domenica, 27 ottobre 2013
27 Ottobre 2013
Mare
sabato, 16 novembre 2013
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