
lunedì, 30 maggio 2011
30 Maggio 2011
mercoledì,1giugno 2011
1 Giugno 2011Con Stefano Albergoni e Fabio Pipinato ci prendiamo lo spazio per una piccola pausa, così da scambiarci qualche idea sul vento che spira intorno a noi e sull’inadeguatezza della politica nel saperlo interpretare. Parlo della distanza fra i luoghi che frequento nelle attività del Forum (o dei giovani che partecipano alle iniziative di formazione sui temi della pace e della cooperazione) e i luoghi della politica. Penso alla difficoltà di stare sulle cose che accadono, della curiosità che la politica non ha verso i fenomeni più inediti che questo 2011 ci sta riservando. Riflettiamo ad alta voce di come questo spazio di pensiero che ci siamo dati da un anno e passa a questa parte, il blog http://www.politicaresponsbaile.it/ sia capace di intercettare i processi di trasformazione che attraversano il nostro presente.
Più tardi, mi trovo a parlare di queste cose con Michele Nicoletti, il segretario del PD del Trentino. Gli ho chiesto di vederci dopo l’assemblea programmatica per manifestargli qualche interrogativo sui temi che lui ha posto sabato scorso nella sua introduzione e sulla mia angolazione diversa intorno al paradigma dello sviluppo, al vento che viene dal Mediterraneo e all’incapacità di ascoltarlo, ai bombardamenti della Nato, ai limiti di impostazione che un partito come il PD si porta appresso dalle esperienze precedenti (come ad esempio sui referendum), sulla necessità di proseguire nella sperimentazione politica territoriale. Vedo Michele quasi un po’ stupito dal fatto che lo abbia preso così sul serio, ma anche attento ai nodi posti e ad un punto di vista un po’ asimmetrico, che pure mi sembra comprendere se non proprio condividere.
Alle 17.00 siamo in piazza D’Arogno, dietro al Duomo di Trento, per una piccola manifestazione del Gruppo consiliare sui temi referendari. Accompagnati dalla musica dell’OrchExtra Terrestre spieghiamo ai passanti le ragioni per cui il prossimo 12 e 13 giugno è bene recarsi alle urne e votare 4 sì. Non ci sono le folle, ma è una bella giornata. Non parlo del tempo, in questo caso. Penso all’esito del voto che ci ha fatto vedere finalmente uno spiraglio di luce nel buio dell’era berlusconiana, ma anche alla scelta della Germania di dire no al nucleare e di farlo attraverso un patto che coinvolge le forze di governo come quelle di opposizione. Cose che sembrano dell’altro mondo. In attesa che la Corte di Cassazione decida se si voterà (e si voterà…) sul quesito relativo alle nuove centrali nucleari in Italia.
Di questo parlo nel mio intervento e poi via di corsa verso Albiano dove ho l’incontro con un folto gruppo di giovani sui temi dell’Europa e del Mediterraneo. Un circolo giovanile che fa aggregazione sul territorio, niente di più. Non si occupano di argomenti particolari e nemmeno di pace, ma ascoltano le mie parole sulla pace dapprima con un certo distacco, poi con crescente curiosità. Catturare la loro attenzione per un’ora è già un bel risultato e alla fine qualcosa dentro di loro forse si è mosso. Mentre parlo con loro mi chiedo che cosa la scuola gli abbia offerto per farli incuriosire di qualcosa…
M’invitano ad andare con loro a mangiare una pizza, ma sono davvero stanco. La giornata è iniziata al mattino con la Terza Commissione Legislativa, poi l’incontro con l’assessora Beltrami, poi tutto il resto. Ora ho solo voglia di andarmene a casa, una volta tanto prima che sia notte.