
lunedì, 16 maggio 2011
16 Maggio 2011
mercoledì, 18 maggio 2011
18 Maggio 2011Giornata dedicata alla traduzione concreta della recente visita in Palestina nel protocollo d’intesa fra il Trentino e l’Autorità Nazionale Palestinese sullo sviluppo rurale e sul credito.
In primo luogo ci incontriamo alla Federazione trentina della Cooperazione per ragionare attorno al tema di un credito legato al territorio. In Palestina le banche sono essenzialmente private e del mondo arabo, il concetto stesso di banca di territorio non è conosciuto, se non nella diffusa esperienza del microcredito gestito dalle associazioni delle donne palestinesi. E infatti partiremo proprio da qui. I soggetti coinvolti nell’incontro sono la Federazione in rappresentanza della Cassa centrale delle Casse Rurali, la Cassa rurale di Aldeno e Cadine, la Banca Etica e la Sefea (Società europea finanza etica ed alternativa), la Cassa Padana (una Banca di credito cooperativo della provincia di Brescia), la Provincia autonoma di Trento. Raccontiamo del quadro d’insieme dell’iniziativa e dell’interesse che abbiamo registrato a cominciare dal primo ministro palestinese Fayyad attorno al tema di un credito legato allo sviluppo locale, capace di intercettare tanto i finanziamenti internazionali, quanto le rimesse della diaspora e il risparmio locale.
Due ore dopo ci attendono all’Assessorato all’agricoltura dove attorno al tavolo siedono i rappresentanti della PAT, dell’Istituto Agrario di san Michele all’Adige con il suo presidente, della Cooperazione trentina, dei vignaioli e dei vivaisti. In questa riunione c’è anche l’amico Ali Rashid con il quale stiamo costruendo il protocollo Pat – Anp. C’è da parte di tutti i presenti la disponibilità a lavorare e di essere riferimento per i colleghi palestinesi che saranno in Trentino a metà giugno per uno scambio di esperienze concrete nei diversi settori di articolazione del protocollo. Si discute anche sui prodotti e sul loro mercato internazionale, nella consapevolezza che l’origine (e la qualità) potranno fare la differenza.
Si articola così un piano di lavoro per accogliere la delegazione e predisporre incontri e visite. A coordinare il tutto sarà Gregorio Rigotti, funzionario dell’assessorato e incaricato dal Presidente Dellai per seguire la realizzazione del protocollo.
E’ proprio con il presidente che in serata abbiamo l’ultimo colloquio. E’ felice di rivedere Ali Rashid dopo la visita in Palestina e lo ringrazia ancora per l’accoglienza ricevuta dalle massime autorità palestinesi. Lo informiamo degli incontri avuti nella giornata, della visita della delegazione tecnica di giugno e parliamo delle modalità di accompagnamento del percorso nei prossimi mesi. E’ anche l’occasione per uno scambio di idee attorno a quel che accade nel Mediterraneo e di quel che è emerso nei colloqui dei giorni scorsi fra il presidente Napolitano e i governi israeliano e palestinese.
Ne approfitto per togliermi un sassolino dalla scarpa. Lo scorso anno, in occasione dell’ultima edizione del Festival dell’Economia (ne potete trovare testimonianza in questo stesso diario) proposi al responsabile scientifico del festival Tito Boeri di dedicare l’edizione del 2011 al tema delle relazioni fra l’Europa e il Mediterraneo. Pensate a quale tesoro avremmo fra le mani se mi avessero dato retta: portando a Trento economisti, figure del pensiero e della letteratura, nonché i protagonisti della primavera araba la nostra città sarebbe diventata ancor più al centro dell’attenzione internazionale. Un rimbrotto il mio perché anche il Festival dell’Economia deve saper avere antenne più sensibili sul proprio tempo e non rincorrere gli avvenimenti, come invece avvenne nel non aver saputo prevedere il terremoto finanziario di due anni fa (nel quale peraltro siamo ancora immersi).
Questo senza nulla togliere al valore del festival, occasione straordinaria di incontro e confronto aperto al pubblico su temi complessi come quelli che ogni anno vengono trattati a fine maggio. E di cui parliamo su "Politica Responsabile" (http://www.politicaresponsabile.it/) con la tesi proposta dalla nuova direttrice responsabile Fausta Slanzi proprio sulla nuova edizione del Festival quest’anno dedicato al tema "I confini della libertà economica".