
martedì,1febbraio 2011
1 Febbraio 2011
venerdì, 4 febbraio 2011
4 Febbraio 2011Giornate piene di appuntamenti e incontri. Ne posso solo accennare con l’impegno di ritornarci non appena il tempo sarà meno tiranno. Bruno Dallago è preside di Sociologia, Luisa Chiodi direttrice di Osservatorio Balcani Caucaso. Mi vedo con loro per riprendere una discussione avviata un paio di settimane fa attorno all’idea di dar vita ad una scuola internazionale sullo sviluppo locale. Concetto tutt’altro che banale, anche se spesso banalizzato. E’ la chiave, invece, per stare nel tempo globale senza subirlo, ma ciò presuppone la valorizzazione delle unicità in un sistema aperto. Se ne va il mattino, ma il quadro di idee che ne esce potrebbe coinvolgere istituzioni di ricerca, università, regioni in rete fra loro a livello internazionale.
Mi incontro con un giovane giornalista che sta realizzando una ricerca sul rapporto con il web attraverso una serie di interviste a testimoni privilegiati che utilizzano la rete informatica nel lavoro, nel tempo libero, nello studio, nell’impegno sociale e politico. Da un po’ di tempo mi osserva attraverso questo e altri blog con i quali interagisco. Mi chiede se ho voglia di parlarne e non mi sottraggo, intanto in maniera informale, fra qualche giorno con tanto di scenografia.
Con Daniele mettiamo in cantiere un po’ di appuntamenti formativi rivolti ai giovani che parteciperanno a viaggi di studio nel cuore dell’Europa. Vado al Centro di formazione sulla solidarietà internazionale dove con la direttrice Jenni Capuano e i responsabili di Mandacarù discutiamo di come avviare un’azione comune con il Forum trentino per la Pace e i Diritti umani rivolta ai Comuni trentini con l’obiettivo di coinvolgere il territorio sui temi della mondialità. Di lì a poco mi vedo con Annalisa Tomasi e Davide Dozza, Presidente onorario del Plio (Progetto Linguistico Italiano OpenOffice) per definire un’iniziativa legislativa a livello provinciale sul tema del software libero, ormai matura per uscire dalla dittatura informatica del "software proprietario". A fine giornata, la Commissione Ambiente del PD del Trentino, dove affrontiamo il quadro delle priorità di iniziativa in Trentino. Partiamo dal Parco dello Stelvio per arrivare al tema dell’acqua come bene comune, passando attraverso la questione mobilità, dei rifiuti, dell’energia ed altro ancora. Un’agenda di temi attorno ai quali riteniamo urgente avviare un’offensiva di proposta ma anche informativa,per evitare che su ognuno di questi nodi prevalgano letture manichee e decisamente fuori dalla realtà.
Come potete comprendere, trovare il tempo per raccontarle più nel dettaglio è impossibile. Così arriviamo a giovedì. E’ convocata la terza commissione legislativa per l’intera giornata, ruota attorno alla nuova legge sugli appalti dopo che il governo ha impugnato la normativa provinciale (LP10/2008), cosa che avviene sempre più frequentemente a testimonianza di come le prerogative della nostra autonomia siano continuamente a rischio. Il nuovo DDL proposto dalla Giunta si propone un obiettivo ambizioso: mettere fine alla logica del massimo ribasso per introdurre il concetto di proposta economicamente più vantaggiosa. In quest’ultima i parametri della qualità dovrebbero avere una netta preponderanza rispetto a quelli del prezzo, così da favorire la qualità degli appalti. Un tema complesso, che ci porta via l’intera giornata nell’audizione delle parti sociali e nell’avvio della discussione generale.
Alle 17.30 ho convocato al Forum un incontro con un bel gruppo di persone che si occupano a vario titolo di cultura "romanì". L’intenzione è quella di inserire nel percorso sulla Cittadinanza Euromediterranea anche uno o più appuntamenti sul contributo che sinti e rom hanno dato alla formazione di una cultura europea e mediterranea di cui sono parte integrante. Intorno al Tavolo ci sono Tommaso Iori (autore di una tesi di laurea sulla storia dei sinti in Trentino), Mattia Pelli (che sta lavorando ad un DVD multimediale a partire dalla raccolta di testimonianze orali sulla vita dei sinti in Trentino), Osvaldo Filosi (responsabile di Caleidoscopio), Gianluca Magagni (animatore di Aizo, altra associazione che lavora sulla cultura romanì), Dennis Pisetta (musicista, autore di una tesi di laurea su Spatzo, poeta e musicista sinto), Marco Oberosler (che sta lavorando su questi temi per conto del Tavolo Balcani), Mattia Civico (consigliere provinciale, primo firmatario della legge sulle micro aree) e i rappresentanti del Forum. Ne verrà un programma articolato di iniziative che saranno parte integrante del nostro percorso.
Del Mediterraneo c’è una sponda in fiamme. Dopo la Tunisia è insorto l’Egitto, ma nell’opinione di molti a breve scoppieranno anche la Giordania, il Marocco, l’Algeria. Quel che sta accadendo in queste ore nella piccola Tunisia e nel grande Egitto, paese di 85 milioni di abitanti e di importanza decisiva nei precari equilibri geopolitica della regione npon può essere oscurato dalle pur gravi vicende italiane. Sgombrato il tavolo di lavoro sulla cultura romanì, mi trovo con alcuni rappresentanti delle comunità arabe in Trentino. Li ho convocati d’urgenza per vedere cosa si possiamo fare in Trentino verso una situazione che è molto più grave di quel che i media italiani descrivono. In Egitto si parla ormai apertamente di guerra civile, centinaia di morti, migliaia di feriti… e lo scenario è quel che abbiamo già visto altrove. Polizia e servizi schierati a strenua difesa del potere, l’uso di una massa di persone provenienti dalle aree più povere e periferiche del paese per assaltare i manifestanti, cecchini appostati nei luoghi strategici, saccheggi e profanazioni realizzate ad arte per gettare ombra su una rivolta pacifica e democratica, restrizione della libertà di informazione e aggressione fisica verso gli operatori dell’informazione. Decidiamo di promuovere per sabato 5 febbraio una manifestazione di denuncia e di solidarietà a Trento (l’appuntamento è per le 18.00 in via Oss Mazzurana, angolo via Diaz) dove da sabato attiveremo uno schermo che proietterà 24 ore su 24 le informazioni di prima mano che arrivano attraverso il tam tam di facebook, i telefonini, le emittenti più sensibili provenienti dalla regione.
L’ultimo appuntamento riguarda la Palestina, con l’associazione "Pace per Gerusalemme". In realtà non è un altro tema, è il simbolo di tutti gli altri, come ebbe a dire Nelson Mandela "la questione morale del nostro tempo".
Nel frattempo, nel Parlamento italiano, si sta consumando l’umiliazione delle istituzioni democratiche. Un Parlamento che accredita con il suo voto che la vicenda Ruby rappresentava un’iniziativa diplomatica per tutelare la figura di capo di stato amico e i nostri rapporti con l’Egitto è davvero oltre la dignità di questo paese, se ancora ne ha.