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mercoledì, 12 gennaio 2011

Inizio d’anno. Sono giorni di incontri che si susseguono per fare il punto sui vari ambiti di attività aperti. Li ricordo velocemente senza darne una cronaca dettagliata che rischia di essere un po’ ripetitiva.

"Politica è responsabilità" è arrivata al suo 17° direttore responsabile, raccolti 246 interventi, quasi cento recensioni, altrettanti materiali e molti di più gli articoli segnalati, circa 600 visitatori unici ogni mese per una piccola ma interessante comunità di pensiero. Possiamo definirlo un buon rodaggio per entrare nel vivo di questo forum online che fra qualche giorno verrà arricchito attraverso l’aggiornamento quotidiano di editoriali selezionati dalla stampa nazionale e spunti che i direttori responsabili, vecchi e nuovi, ci regaleranno quotidianamente.

Forum pace e Cittadinanza Euromediterranea: anche in questo caso siamo al primo giro di boa e sono davvero molte le iniziative inanellate in soli tre mesi con testimoni d’eccezione, come quella che mercoledì prossimo vedrà a Trento Paolo Rumiz nel presentare il suo ultimo libro "La cotogna di Istanbul". Programmazione che proseguirà per tutto il 2011 con un ricco programma di attività.

Una conversazione con i protagonisti della "Fabbrica della Creatività", sulla quale nonostante l’entusiasmo con cui è stata accolta questa idea le istituzioni ancora temporeggiano. Eppure, sono due finanziarie che ci diciamo che per far fronte alla crisi occorre investire in conoscenza e creatività. La politica richiede talvolta (?) qualche scossone.

Incontro interessante quello che avviene con gli esponenti trentini del Comitato scientifico di Osservatorio Balcani e Caucaso: si discute delle sinergie da mettere in campo fra Università e OBC in campo europeo, un quadro fitto di opportunità nel quale valorizzare saperi e relazioni uniche in questo campo.

Anche la Palestina continua ad essere terreno d’attenzione. Che un nutrito gruppo di giovani universitari decidano di dar vita ad una loro associazione per costruire relazioni con i giovani di Jenin attraverso un interessante programma di iniziative culturali mi sembra davvero una bella cosa. Nell’incontro pubblico che si svolge alla sala della Fondazione Caritro ascolto con attenzione i loro interventi e la cosa che più mi colpisce è "l’invito alla vita" che esce dalle loro parole e dalle immagini delle fotografie che nulla concedono al facile sensazionalismo. Per altro verso loro sembrano molto attenti al mio diverso sguardo sulla cooperazione. Proprio stamane Ali Rashid mi aggiornava sul programma di valorizzazione territoriale che abbiamo avviato in questi mesi: è contento perché finalmente si vedono i primi risultati e così concordiamo i dettagli della visita che la comunità trentina realizzerà a fine febbraio-inizi di marzo nei territori dell’Autorità nazionale palestinese. Parliamo un po’ anche della sua salute, di un’operazione che s’ha da fare ma che col cuore malandato diventa problematica, dell’incertezza che ne viene. Ne parlo con Mario che ha dato la sua disponibilità a fare da referente dell’associazione "Mezzaluna fertile del Mediterraneo" in Trentino: non appena Ali si sarà ristabilito abbiamo in animo di farne una presentazione insieme a Moni Ovadia a Trento, perché la mezzaluna è di tutte le persone che la abitano: palestinesi, israeliani, beduini, drusi, libanesi…

Infine al gruppo consiliare provo a programmare un quadro di proposte di legge e di mozioni da presentare nei prossimi mesi: apprendimento permanente, tutela dell’ambiente e bonifica degli edifici ancora segnati dalla presenza di amianto, bilancio energetico dei Comuni, agricoltura biologica… sono solo i titoli di un lavoro in corso d’opera e che occuperà almeno il prossimo semestre. Insieme a tutto il resto.

 

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