Silvius Magnago a Castel Firmiano
martedì, 4 maggio 2010
4 Maggio 2010
Sarajevo 1995
giovedì, 6 maggio 2010
6 Maggio 2010
Silvius Magnago a Castel Firmiano
martedì, 4 maggio 2010
4 Maggio 2010
Sarajevo 1995
giovedì, 6 maggio 2010
6 Maggio 2010

mercoledì, 5 maggio 2010

«… Sto leggendo con interesse il libro che ha scritto in collaborazione con Mauro Cereghini "Darsi il tempo" e ci ho trovato l’ideale di una nuova visione, non solo in ottica stretta di cooperazione internazionale, ma una visione olistica ben articolata e dei punti di azione specifici a più livelli». Così scriveva ieri Cristiano di Macerata, nella lettera con cui mi invitava ad un seminario che si svolgerà la settimana prossima nell’Università della città marchigiana.

Attorno a "Darsi il tempo", nelle cinquanta e passa presentazioni realizzate in Italia, si è creata una piccola comunità di pensiero sui temi della cooperazione internazionale, trasversale a mondi che operano su diversi piani, dalla progettazione europea alle relazioni territoriali. Ora, ad un anno e mezzo dall’uscita del libro, il ritmo delle presentazioni si è rallentato ma le idee circolano, è nata la "Carta di Trento" per una cooperazione sostenibile,  il tema delle relazioni fra comunità e territori è all’ordine del giorno di un’ampia riflessione che investe le Ong come le loro federazioni. Per questo, con Mauro Cereghini, Silvia Nejrotti e Fabio Pipinato abbiamo immaginato una giornata di incontro con le persone che hanno condiviso con noi la presentazione del libro e che sappiamo sensibili a questi temi, per uno scambio informale di idee ma anche con un obiettivo: dar vita ad uno spazio di pensiero permanente.

Nulla di organizzato, s’intende. Né associazioni, né scadenze, né finanziamenti da intercettare. Neanche la rincorsa della politica per la riforma di una vecchia legge del secolo scorso che in questa legislatura non è neppure all’ordine del giorno. Ma uno spazio di pensiero, dove le persone possano periodicamente incontrarsi e quotidianamente discorrere, questo sì credo sia nelle corde di molti.

Questa giornata l’abbiamo prevista il 19 giugno, un sabato, in un luogo ameno (che stiamo cercando) nelle vicinanze di Ravenna. Di questo parliamo con Mauro e Fabio, condividendone il senso e prendendoci ciascuno un compito operativo: scrivere la lettera di invito, trovare il luogo che abbia le caratteristiche giuste, fare l’elenco delle persone che potrebbero essere interessate, sentire a voce quelle che assolutamente non possono mancare e così via.

La giornata scorre fra riunioni ed incontri. Nel pomeriggio ho un appuntamento al Forum con Angela Prati, fotografa e giornalista, cittadina del mondo grazie anche al suo lavoro. Da un po’ vive a Trento e così, di passo in passo, scopre quell’arcipelago di realtà che non a caso contribuiscono a fare diverso il Trentino. Oggi tocca al Forum per la Pace e i Diritti Umani. Mi racconta dei sui viaggi in Tibet e della sua passione per quella regione, delle immagini che ha fermato nel suo obiettivo dagli anni ’80 ad oggi, del suo desiderio di contribuire attraverso questi sguardi a far conoscere la dignità e le aspirazioni di questa gente. Il desiderio è quello di mettere a disposizione la sua professionalità per le nostre iniziative e così decidiamo di scambiarci materiali e rimanere in contatto. Penso fra me di quali potenzialità è ricca una comunità e di come sia necessario uscire dall’autoreferenzialità dei nostri luoghi per immergerci in tale ricchezza.

Vorrei proprio riuscire a fare del Forum un luogo vissuto dalla comunità nella sua interezza. E di far uscire la pace dall’angustia in cui la si è cacciata.

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