mercoledì, 10 febbraio 2010
10 Febbraio 2010venerdì, 12 febbraio 2010
12 Febbraio 2010giovedì, 11 febbraio 2010
Giornata lunga ed intensa di impegni.
Torno a casa che è quasi mezzanotte, stanco ma soprattutto seriamente preoccupato. La riunione con il Circolo del PD di Borgo Valsugana, alla quale ho partecipato insieme al segretario Michele Nicoletti e al capogruppo Luca Zeni, è un affresco del disorientamento che c’è in giro. Il tema della serata non è ben definito ma in buona sostanza si parla del le vicende che hanno sconquassato la valle attorno all’inquinamento ambientale e più in generale delle politiche ambientali del partito. Dalla breve introduzione del segretario del Circolo agli interventi che si susseguono è un lungo ed indistinto lamento verso l’operato della giunta e verso un partito incapace di far sentire il proprio peso. Dalle loro parole si evince come la comunicazione segua semplicemente le cronache giornalistiche, e per altro distrattamente. Di quel che si fa sul piano consiliare (dal Colbriccon allo stop verso i tentativi di sfruttare l’acqua del Garda per farci business, dall’indagine della terza commissione alle proposte che ne sono emerse per difendere il nostro territorio dall’inquinamento ambientale, dal no al nucleare all’acqua come bene comune…) non c’è traccia. E’ come se l’antipolitica che viene seminata a piene mani non trovasse anticorpi nemmeno nei luoghi della politica. Il che mi porta a dire che servono strumenti efficaci di comunicazione e mi conferma nell’urgenza di attrezzarsi per ricostruire – attraverso percorsi formativi ad ogni livello – una nuova classe dirigente.
Ci si lamenta di essere lasciati soli, in un quadro dove le responsabilità amministrative ricadono immediatamente – vista la figura di Pacher – sull’immagine del partito. C’è delusione, nessuno si fa vivo. Nel mio intervento provo a rispondere, non per difendere qualcuno ma per cercare di mettere a fuoco l’attività amministrativa dall’azione politica. E per dire che deve essere l’organizzazione territoriale a pianificare la presenza dei consiglieri sul territorio. Avverto che il mio sguardo su una dimensione collettiva del partito fa a pugni con la logica del partito/immagine, che poi è anche del partito/delega. E poi altre logiche ancora, molte volte legate alle vecchie dinamiche di appartenenza. Il risultato che siccome "non è dei nostri" non lo chiamiamo. Tant’è vero che le uniche persone che in questi mesi mi hanno chiamato ad un dibattito su Monte Zaccon e Acciaieria sono state le consigliere del gruppo di minoranza di Roncegno. Affrontando una sala potenzialmente ostile alla maggioranza e che pure ha accolto le cose che ho detto sul futuro della Valsugana con attenzione e condivisione. La mia impressione è che paghiamo anni di vuoto nella discussione politica.
Preoccupazione politica che condivido con Nicoletti nel scendere verso Trento. Un cortocircuito che non si supera con l’attivismo, ma con strumenti efficaci. E forse anche rivolgendo lo sguardo ad una dimensione più ampia, nel quadro di un impegno dove il partito è solo una parte dell’orizzonte di ognuno, dove l’impegno culturale e sociale non è altro.
Questo diario credo lo testimoni concretamente. Anche di una giornata come questa, iniziata di primo mattino con l’appuntamento con Jenni Capuano, direttrice del Centro di Formazione sulla solidarietà internazionale, ambito ancora poco conosciuto che ha assorbito le attività formative sulla cooperazione internazionale che facevano capo all’Unip, alla Federazione delle Cooperative e all’Università di Trento e che coinvolge anche la sede di Trento (unica in Italia) di Ocse (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) oltre ovviamente alla PAT. Un lungo e mi sembra fruttuoso confronto nella sede che un tempo fu il convento degli Agostiniani. Proseguita trovandoci al gruppo con Michele Ghezzer, Diego Pancher, Luca Zeni e Roberto Pinter per discutere delle elezioni comunali di Mezzocorona, dove il centrosinistra deve ricostruire la propria presenza politica ed istituzionale. Quasi centocinquanta persone hanno partecipato alle primarie del PD del Trentino, un potenziale straordinario, ma il partito non c’è. Lo stesso si potrebbe dire per l’UpT… Se vogliamo un cambio politico alla guida dell’amministrazione è necessario che i partiti della coalizione provinciale trovino una candidatura a sindaco e un programma condivisi. Con il via vai di persone che passano dall’ufficio del gruppo (che fa da supplenza ad una sede fuori mano ma soprattutto dove fai fatica a trovare interlocutori con i quali parlare). Fra queste Victoria Gomez, così , solo per il piacere di darmi un saluto. Ci dedichiamo pochi ma intensi minuti dove le parlo del mio recente viaggio in "Terrasanta", le butto lì qualche suggestione mediterranea che tocca le sue corde latine, lei di origine spagnola e cittadina del mondo. Rimaniamo per una "paella" da mangiare all’aperto non appena la primavera lo consentirà. Infine nel tardo pomeriggio mi raggiungono Eugenio, Luca e Daniele per una riunione del gruppo di lavoro di Viaggiare i Balcani. Finiamo verso le 19.30 e il resto della serata già lo conoscete.
In Valsugana scende una fitta nevicata, così anche le acciaierie sono un po’ meno grigie. Stamattina la Giunta provinciale ha reso noti i primi dati di analisi dei terreni in prossimità dello stabilimento e sono tutte nella norma, il che è bene ma non risolve affatto il problema di un insediamento insostenibile. Tanto che la Giunta ha proposto di istituire un gruppo di lavoro che da subito sarà impegnato nello studio della riconversione dell’area. Esattamente quel che avevo proposto tre mesi fa.
1 Comment
molto intiresno, grazie