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16 Agosto 2016
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martedì, 24 novembre 2009

Giornata dedicata prevalentemente al tema dell’acqua come bene comune. Ma la inizio andando a prendere l’olio che Claudio Tasin produce amorevolmente nel suo piccolo podere in Toscana e che ormai da qualche anno allieta la nostra tavola. E anche quelle di molti nostri amici, perché una bottiglia di olio buono è un bel regalo, sempre gradito.

Ma torniamo all’acqua. Alle 10.30 arrivano al Gruppo consiliare Rosario Lembo e Massimo Morettuzzo, esponenti e promotori in Italia del Contratto Mondiale per il diritto all’acqua. Con loro avrebbe dovuto esserci anche Emilio Molinari, compagno e amico di una vita, ma l’influenza l’ha bloccato a Milano. Anche Rosario viene da Milano, c’eravamo visti qualche mese proprio in quella città in occasione della presentazione di "Darsi il tempo", mentre Massimo viene da Udine e l’ultima volta c’eravamo incontrati più o meno quattro anni fa, pensate un po’, a Mostar.

La scaletta dell’incontro è piuttosto fitta. In primo luogo esaminiamo la situazione in Trentino, dove l’autonomia ci tiene al riparo dal provvedimento governativo che il Parlamento ha convertito in legge aprendo la strada alla privatizzazione dell’acqua nel nostro paese. Ma, ciò nonostante, è bene essere vigili. Perché l’insidia della privatizzazione è in agguato anche qui, la risorsa idrica trentina fa gola a molti e se è vero che le nostre competenze primarie in materia di gestione dei servizi idrici e degli acquedotti ci dà buone garanzie nella gestione pubblica della risorsa idrica, la presenza dei privati nella "Dolomiti Energia" – seppure in quote assolutamente minoritarie – rappresenta pur sempre un avamposto nella ricerca del business. Dolomiti Energia, controllata al 61% dall’ente pubblico e da un’altra quota significativa da parte di enti a loro volta di derivazione pubblica, gestisce in Trentino tutta la partita dell’energia provincializzata, la distribuzione del gas e una parte significativa della gestione degli acquedotti trentini.

Il fatto che la nostra autonomia impedisca alla legge nazionale di essere applicata ci mette nelle condizioni di porre l’autogoverno trentino in rete con le Regioni e gli Enti Locali che in questi giorni hanno dato vita ad un crescente movimento di opposizione contro la privatizzazione. Illustriamo loro la mozione presentata nei giorni scorsi in Consiglio provinciale che va esattamente in questa direzione.

Verso le 13.00 incontriamo l’assessore e vicepresidente Alberto Pacher e con lui condividiamo una scaletta di iniziative da mettere in campo nelle prossime settimane, dalla ricognizione delle proprietà degli acquedotti comune per comune alle iniziative per sostenere il movimento sul piano nazionale, non ultima quella di ospitare in Trentino un convegno giuridico internazionale sul tema della proprietà dei beni comuni.

Nella nostra conversazione spaziamo anche oltre i confini nazionali, per affrontare il tema della prossima carovana per l’acqua in Palestina. Quella precedente su a Djarbakyr, nel Kurdistan turco, un anno fa. Parliamo del mio recente viaggio in Palestina e delle prospettive di coinvolgimento della società civile e delle istituzioni in Israele e Palestina. Decidiamo di approfondire l’argomento e indico la mia disponibilità di far parte del Comitato promotore della carovana. Inevitabile parlare anche di Balcani, visto che lì il patrimonio idrico è straordinario. Infine parliamo del coinvolgimento dei Comuni trentini nelle attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema.

Alle 14.30 inizia la Terza Commissione che deve esprimere il parere sugli articoli della finanziaria che riguardano le competenze ambientali e sul regolamento per il funzionamento dei parchi regionali. Così mi tocca saltare la riunione del Gruppo consiliare sulla scuola, tema in questi giorni piuttosto caldo per i provvedimenti che la Provincia sta assumendo in relazione alle proposte contenute nella riforma Gelmini. E’ proprio su questa consequenzialità che avverto subalterna che vorrei dire la mia, ma il dovere istituzionale m’impone di andare in Commissione, riunione senza grandi nodi aperti e dunque piuttosto noiosa. Vorrà dire che sulla scuola ne scriverò nei prossimi giorni.

E’ ormai sera e mi immergo nella lettura di "Teresina", nella rilettura per la verità, che mercoledì 25 novembre presenteremo a Trento insieme all’autore. Un libro molto dolce, che vi consiglio.

 

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