martedì, 6 ottobre 2009
6 Ottobre 2009
giovedì, 8 ottobre 2009
8 Ottobre 2009
martedì, 6 ottobre 2009
6 Ottobre 2009
giovedì, 8 ottobre 2009
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mercoledì, 7 ottobre 2009

Domani, ben prima dell’alba, si parte per Gerusalemme. E quindi oggi c’è da diventar matti nel correre dietro alle ultime piccole cose che riguardano il viaggio ma soprattutto l’aver concentrato tutto il possibile in questa giornata. Inizio con la riunione di "Viaggiare i Balcani" presso la sede dei "Tavoli Balcani" di via Milano. Con Claudia, Luca e, via skype, Eugenio facciamo il punto delle attività e predisponiamo la scaletta delle proposte da presentare come progetto alla PAT. Ormai la cosa è più loro che mia ed è bene che sia così. Ora che gli itinerari sono ricchissimi e diversificati, ora che l’idea di un turismo in armonia con la natura, la storia, le identità dei territori piano piano si va affermando, è necessario puntare grande parte del nostro lavoro sulla conoscenza e sulla diffusione delle proposte di viaggio. Nelle scuole, nei Comuni, nelle associazioni, il viaggio di studio può diventare una pratica diffusa ed anche piacevole, senza dimenticare la bellezza dei luoghi e della natura.

Alle 11.30 ci incontriamo al Forum con Elio Srednik che da tempo coordina i gruppi folkloristici locali per ragionare sulla realizzazione di un evento del quale abbiamo già parlato in queste pagine su proposta di "Danzare la Pace". Proposta che in un primo momento (e forse a ragione) non era stata presa in considerazione perché calata dall’alto e senza il minimo coinvolgimento di chi sul territorio ci lavora, ma che se impostato diversamente attraverso il coinvolgimento dei soggetti può trovare spazi aperti. Che cosa meglio della danza può favorire il "corpo a corpo" di cui andiamo da tempo parlando a proposito della necessità di rompere l’isolamento (e l’autoreferenzialità) dei luoghi della pace?

Alle 12.30 riunione del Gruppo Consiliare provinciale del PD del Trentino sul tema della scuola. L’assessore Marta Dalmaso ci spiega il provvedimento assunto dalla Giunta in tema di orari scolastici, moduli, necessità di contenimento della spesa corrente. Una parte del mondo sindacale e della scuola superiore la vogliono mettere sotto accusa, con l’imputazione di avere maggior zelo nei tagli della ministra Gelmini. Avverto che il confronto nel Gruppo è privo di fondamenta e che il dibattito sollevato attorno all’accordo Pat – Miur di qualche anno fa qui non trova traccia se non nella contrarietà, un po’ demagogica e politicamente inconcludente, della Cogo. In assenza di una valutazione condivisa su quel delicato quanto strategico passaggio risulta piuttosto difficile proporre un approccio ragionevole che difenda al tempo stesso l’autonomia della scuola trentina, la sua razionalizzazione, nonché il suo grado di specialità sul piano della qualità dell’insegnamento e dei servizi offerti.

Finiamo che sono passate da poco le 14.30 ed ho un’intervista telefonica con la rivista "Carta"  intorno alla legge sull’educazione al consumo e le filiere corte. Le informazioni fanno il giro del mondo e la giornalista vuole saperne di più, capire come inquadrare nello schema interpretativo della rivista questa proposta. Le racconto la genesi e l’evolversi del progetto. Davvero con questo DDL potremmo fare scuola in Italia.

Verso le 15.30 mi vedo con Francesca Vanoni dell’Osservatorio Balcani e Caucaso. Dobbiamo parlare dell’impostazione del programma del convegno internazionale "Il lungo ‘89" di metà novembre e dell’impostazione della sua introduzione nella veste di direttora supplente (fin quando Luisa non finisce la maternità). Nel confronto ci troviamo più d’accordo che altre volte nell’inquadrare l’attuale stato dei Balcani in relazione ai processi di non elaborazione della natura paternalistica e corrotta dei vecchi regimi ma anche della fase di transizione seguita alla caduta del muro.

Ormai sono le 17.30 e fra un po’ ci attende la riunione dei candidati delle liste "Democrazia è partecipazione" a sostegno di Roberto Pinter. La riunione alla sede del PD del Trentino è abbastanza affollata di persone molto diverse fra loro, il dibattito buono e – dopo esserci chiariti sull’impostazione della campagna e sulle iniziative da mettere in cantiere, mi dirigo verso casa. Cucino due tagliatelle ai funghi e poi mi tocca di fare la valigia. Sono le 22.00 e dovrei fare un po’ di cose che mi ero ripromesso. Ma dopo un po’ mi rendo conto che le ore di sonno ormai sono ridotte al lumicino. Alle 2.30 la mia sveglia naturale mi butta giù dal letto. Buon viaggio in Palestina.

 

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