mercoledì, 30 settembre 2009
30 Settembre 2009
venerdì, 2 ottobre 2009
2 Ottobre 2009
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30 Settembre 2009
venerdì, 2 ottobre 2009
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giovedì,1ottobre 2009

Finalmente una giornata tranquilla. Dedico la mattinata a farmi una passeggiata nei boschi della mia valle d’adozione e verso mezzogiorno preparo il pranzo a Gabriella. Orecchiette al guanciale, guarnite di pecorino non troppo stagionato ed annaffiate con un buon bicchiere di vino. Davvero ottimo.

Alle 14.30 abbiamo una riunione del Gruppo consiliare dedicato all’aggiornamento del piano rifiuti e alla questione inceneritore. In questa prima riunione esaminiamo i dati relativi alla raccolta differenziata e al residuo. Che parlano chiaro sia per quanto riguarda gli obiettivi del terzo aggiornamento ancora da raggiungere, sia di quel che rimarrà da smaltire anche in presenza del pieno raggiungimento degli obiettivi. Ritornerò nei prossimi giorni sull’argomento riportando i dati completi, ma sin d’ora dobbiamo sapere che oltre allo smaltimento di quel che è finito in discarica in questi anni, quel che non finisce in differenziata supera ad oggi le 120.00 tonnellate annue. A cui si deve aggiungere l’umido che viene portato fuori provincia per un costo annuo stimabile oltre i 10 milioni di euro. A proposito dell’opposizione ai biodigestori…

Se la cornice condivisa è quella della chiusura del ciclo in Trentino, appare chiara la necessità di dotarsi di un piccolo impianto, flessibile, modulare, a tempo, affinché gli obiettivi sempre più virtuosi nella prevenzione come nella differenziata, accanto ad un sistema di biodigestori per l’umido, possano metterci nelle condizioni di non aver più bisogno di un supporto tecnologico per lo smaltimento del residuo.

Finito l’incontro, alcune telefonate e poi l’incontro con Franca Berger sul progetto di sviluppo sostenibile dell’alta Val di Non. Franca sta facendo un bel lavoro di animazione e di coesione di quella porzione di territorio oggi segnata peraltro dalla crisi della filiera del latte e delle difficoltà in cui versa l’agricoltura, aggravata dal fatto che la monocoltura intensiva non aiuta certo ad affrontare con flessibilità la situazione. Franca ha in mente un "Accordo di programma" per l’alta Valle di Non ed in questa direzione sta cercando di coinvolgere le municipalità locali e i soggetti economici e sociali della zona. Le parlo della legge in via di approvazione sulle filiere corte, del fatto che essa andrà a favorire le azioni di sistema territoriale a sostegno dei prodotti di qualità e certificati. E così ci accordiamo per dar vita ad un percorso di confronto con altri sistemi territoriali e sulla legge dopo la sua approvazione da realizzare in loco coinvolgendo gli attori locali. E’ bello vederla entusiasta di questo progetto e di quel che sta facendo per la sua valle. Una passione di cui c’è assoluto bisogno se vogliamo stare nella crisi con intelligenza e creatività e per questo si rendono sempre più necessarie figure di "animazione" territoriale come la sua.

Già che ci sono le parlo del progetto "Politica è responsabilità" e si dice interessata all’idea anche se per un suo coinvolgimento mi dice che deve pensarci. A questo proposito, presi come siamo fra mille impegni, stiamo un po’ facendo slittare i tempi e per questo credo sia bene all’inizio della prossima settimana fare il punto e decidere quando diamo inizio a questa nuova avventura.

La giornata finisce qui. Le mazze di tamburo impanate di Gabriella sono eccezionali, così come i porcini crudi. Il resto viene preparato per il congelatore, questa sera si lavora per l’inverno.

 

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