
sabato, 3 luglio 2010
17 Settembre 2009venerdì, 18 settembre 2009
18 Settembre 2009giovedì, 17 settembre 2009
Siamo così arrivati alla centesima pagina di questo diario. Un racconto autoriflessivo delle mie giornate di lavoro che considero un impegno di comunicazione con gli elettori e con quanti sono in qualche modo interessati a quel che sto facendo, nelle istituzioni e non solo. Un piccolo traguardo che, vi assicuro, era tutt’altro che scontato, considerato che scrivere praticamente ogni giorno queste note non è proprio cosa da nulla. Incontro persone che mi incoraggiano nel proseguire ma un piccolo segnale da parte di ciascuno di voi non sarebbe affatto male.
Mi crederete o no, fatico a trovare un paio d’ore di concentrazione per finire il pezzo sulle politiche ambientali della Provincia autonoma di Trento che mi sono ripromesso di scrivere in risposta all’editoriale del direttore de L’Adige di qualche giorno fa. Al mattino presto un po’ di spazio lo trovo ma la campanella (sì, come a scuola) incombe perché oggi proseguono i lavori del Consiglio provinciale.
Mi scrive Ali che l’appuntamento di domani con Moni Ovadia a Milano è saltato e tiro un respiro di sollievo, perché mi si libera mezza giornata abbondante. Ci dovevamo trovare con l’obiettivo di dar vita, a partire dall’appello di qualche mese fa che vedeva Ali Rashid e Moni Ovadia primi firmatari, ad una associazione per la cultura e il dialogo israelo-palestinese. Lo chiamo e ci accordiamo di incontrarci la prossima settimana.
Il Consiglio affronta il disegno di legge della giunta che detta nuove disposizioni in materia di affitto dei pascoli montani da parte di Comuni e Enti locali. Un tema importante che riguarda la gestione delle malghe e una filiera, quella del latte, che vive un momento di forte crisi. Il testo, emendato con alcune proposte condivise da maggioranza e minoranza, viene approvato all’unanimità.
Mentre votiamo arriva la notizia dell’ennesimo attentato a Kabul dove avrebbero perso la vita sei soldati italiani e numerosi cittadini afgani. Le immagini che arrivano dall’Afghanistan sono agghiaccianti e danno conferma della strage. I capigruppo si riuniscono e in segno di lutto i lavori del Consiglio vengono sospesi. C’è sconcerto e dolore. Quel che accade in quel martoriato paese richiede una riflessione e allora provo a buttar giù qualche riga spero non retorica o banale (che trovate in prima pagina). Mi confronto con Erica Mondini che del Forum è vicepresidente e fra noi c’è comunanza di pensiero.
Incontro Laura Mezzanotte. Giornalista free lance, ha lavorato in varie parti del mondo. Da qualche mese collaboriamo sui temi dell’interculturalità e vorrei che fosse fra i ventisei "direttori responsabili per quindici giorni" nel progetto "Politica è partecipazione". L’idea gli piace e la coinvolge direttamente anche perché il luogo che avremmo individuato per realizzare la parte del progetto dedicata alla formazione politica è il "magazzino" in Torre d’Augusto a Trento di sua proprietà. Da tempo ha in mente una vocazione culturale e non commerciale di quel luogo e la proposta arriva nel momento giusto.
Alle 18.00 è convocata l’assemblea del Comitato per la Pace in Medio Oriente. Nato nell’ambito del Forum nei giorni dell’assedio di Gaza ha raccolto oltre sessanta adesioni di Comuni, associazioni, singole persone. Ora siamo alle prese con le modalità del suo agire e la proposta di una struttura leggera di coordinamento al servizio delle associazioni viene da tutti considerata la strada da percorrere. Sarà il Forum stesso a garantire al Comitato lo spazio di comunicazione, di circolazione delle informazioni e di valorizzazione delle attività che si svilupperanno sul territorio. Sul conflitto israelo-palestinese è calato un silenzio assordante ed è bene che la società civile continui a far sentire la propria voce. In questo senso va l’iniziativa "Il tempo della responsabilità", la settimana di iniziative promossa dalla Tavola della Pace di Perugia e dal Coordinamento nazionale Enti Locali per la Pace che si svolgerà in Israele e Palestina a metà ottobre. Dal Trentino partirà una delegazione di una ventina di persone, in rappresentanza di associazioni e istituzioni, per partecipare alla settimana di iniziative della Tavola ma anche per consolidare le relazioni fra la nostra comunità e quella di Beit Jala. La mia intenzione è di andare anche a Nazareth e a Cana, per riprendere in mano il progetto che con Ali da tempo coltiviamo, quello di tornare a produrre il vino di Cana (lo potete leggere su questo sito nella sezione dedicata alla Palestina). Ho avuto nei giorni scorsi l’incarico di rappresentare in quell’ambito della manifestazione della Tavola il Consiglio Regionale del Trentino Alto Adige – Südtirol. Proponiamo anche di realizzare collegamenti quotidiani ed un incontro formativo per i partecipanti al viaggio. Silvano Bert propone una riflessione sul tema delle incontro fra le culture religiose e sul loro insegnamento nelle scuole italiane, a testimonianza di una pluralità culturale che fatica a diventare realtà e decidiamo di dedicare a questo aspetto, durante il viaggio, l’attenzione per promuovere in Trentino un’occasione di dialogo proprio a partire dalla Terrasanta.
Per finire la giornata ci sarebbe anche in serata una riunione del Circolo del PD del Bondone. Ma c’è con noi Silvia e allora decidiamo di dedicarci una cenetta come si deve.