giovedì 2 luglio 2009
2 Luglio 2009
martedì 7 luglio 2009
7 Luglio 2009
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martedì 7 luglio 2009
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lunedì 6 luglio 2009

Sono alcuni giorni che sui quotidiani locali divampa una polemica sulla questione della franchigia sui patrimoni famigliari per il calcolo Icef sull’accesso alle case Itea. Un sistema (quando venne attivato) innovativo, tecnicamente complesso e socialmente rilevante. Ma il tema – per come è stato posto sui giornali – mi lascia davvero molto perplesso. Perplessità che investe anche una sorta di accanimento politico-giornalistico sul ruolo del PD e sulla leggerezza dei suoi rappresentanti in Giunta e in Consiglio.

Allora mi metto a scrivere un pezzo per il Corriere del Trentino nell’intenzione di mettere in fila gli interventi di Simone Casalini sull’avvio dell’iter congressuale del PD del Trentino e quello del direttore Enrico Franco sulla leggerezza della politica, quest’ultimo non propriamente in punta di fioretto.

Alle 11.00 partecipo alla commemorazione di Giannantonio Manci, organizzata in Galleria dei Partigiani a Trento dall’Anpi, dalle Associazioni della Resistenza e dal Comune di Trento. Giannantonio Manci si suicidò il 6 luglio 1944 per sfuggire alla tortura gettandosi dal terzo piano della sede della Gestapo di Bolzano. Mi guardo intorno e vedo un esiguo gruppo di persone anziane, alcuni di loro con le lacrime agli occhi e penso a come la memoria verso ciò che ci è stato portato in dono dalle generazioni che ci hanno preceduto sia svanita, fra rimozione e retorica. Una data sulla lapide indica il 6 luglio 1954, praticamente la mia data di nascita. Manci nel frattempo è diventato il nome di una via e mi chiedo quanti dei nostri concittadini siano a conoscenza di chi fosse Gianantonio Manci e del suo sacrificio.

Mi trovo di lì a poco con Giorgio Tonini. Con Giorgio abbiamo talvolta idee diverse, ma devo dire che è sempre stimolante ragionare con lui. Parliamo del Congresso nazionale del PD, delle posizioni che si vanno delineando nel confronto fra i candidati segretari, del rimescolamento delle carte che sta avvenendo nelle diverse mozioni congressuali. Ho in mente da tempo l’idea di dar vita ad un’iniziativa trasversale, una mozione d’impronta "glocalista" nell’intento di connettere il territorio e la dimensione globale, in grado di dare piena cittadinanza alla cultura federalista nel dibattito del partito, di fornire una sponda politica alle istanze del territorio ed infine di aprire un dialogo con sensibilità culturali e politiche che oggi si collocano fuori o ai margini del PD. Mi sembra di trovare in Giorgio un’attenzione vera.

Al rientro al Gruppo mi incontro con Silvano Pedrini per discutere come arrivare in forme diverse e partecipate alla Marcia Perugia Assisi in programma il 16 maggio 2010. L’idea della quale parliamo si propone di avviare un percorso di condivisione e sensibilizzazione da realizzare nelle comunità locali. Parliamo anche di un’idea che coltivo da anni di realizzare a Trento un luogo speciale, il "Café de la paix" per usare un’espressione cara a Franco Battiato. C’è un luogo che si adatterebbe alla perfezione e di proprietà dell’Itea. Facciamo anche un veloce sopralluogo e la cosa anima la nostra fantasia.

Il Gruppo consiliare del PD si riunisce alle 15.00 e giocoforza la discussione s’incentra sul tema dell’Icef e della franchigia proposta dall’assessore Rossi. Prima ancora di entrare nel merito della questione pongo la necessità di uno spazio nelle nostre riunioni del lunedì dedicato all’approfondimento di un tema specifico proposto dal capogruppo su sollecitazione dei consiglieri e di un giro di parola sui nodi che di volta in volta coinvolgono l’attività dei singoli consiglieri.

Nel confronto che segue sulla questione Icef emerge una dialettica fra le diverse sensibilità, non certo riconducibile alla semplificazione che ne hanno fatto i giornali. In ogni caso il provvedimento può essere migliorato, se è questo il problema, sotto il profilo della garanzia di accesso da parte dei soggetti più deboli. Tanto che le istanze poste dalle organizzazioni sindacali troveranno riscontro l’indomani nel tavolo di confronto con la PAT. Rimango convinto che il nodo sia un altro.

Alle 18.00 ho l’ultimo appuntamento della giornata con Stefano Albergoni. Parliamo di molte cose, di questo sito e del progetto "Etica e partecipazione" sul quale dovremo concentrare l’attenzione durante i mesi di luglio e agosto. Mi informa che ha deciso di dar vita ad un circolo online del PD del Trentino (sarebbe il primo di questo tipo) e mi fa davvero piacere. Con Stefano, nel corso degli anni ’90, abbiamo iniziato a rimescolare le carte della sinistra trentina e mi fa piacere saperlo di nuovo coinvolto in prima persona. Ci lasciamo che è quasi notte.

 

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