martedì, 26 maggio 2009
26 Maggio 2009
giovedì, 28 maggio 2009
28 Maggio 2009
martedì, 26 maggio 2009
26 Maggio 2009
giovedì, 28 maggio 2009
28 Maggio 2009

mercoledì, 27 maggio 2009

Oggi lavoro a casa. Devo preparare la riunione del Consiglio per la Pace e i Diritti Umani che si riunisce giovedì per la prima volta. Inizio ad avere qualche idea più chiara per come impostare il lavoro, ma vedo ancora troppe sovrapposizioni e ritualità intorno ai temi della pace e della mondialità. Scorro gli appunti di questi giorni, vado a rileggermi la legge istitutiva del Forum che mi sembra non abbia affatto esaurito la sua spinta propulsiva, provo a dare risposta agli aspetti organizzativi che attendono soluzione (convenzioni, sedi, risorse umane e finanziarie…). Il Forum è incardinato sul Consiglio provinciale e allora telefono a Gianni Kessler e fissiamo un appuntamento per la tarda mattinata.

Passo al Gruppo consiliare. Nel pomeriggio è fissata una riunione sulla proposta di legge elaborata da Mattia Civico sul coordinamento delle associazioni che si occupano di famiglia e genitorialità alla quale però non posso partecipare. Gli chiedo di trovare una formulazione che eviti su questo tema delicato ogni forma di approccio ideologico e ci accordiamo in questo senso, anche predisponendo un apposito ordine del giorno che presenteremo in sede di discussione generale a favore delle modalità non tradizionali di vivere la coppia, riconoscendo loro quelle prerogative oggi previste solo per le famiglie.

Dopo l’incontro con Kessler a Palazzo Trentini, davvero uno dei più bei palazzi del nostro centro storico, vado a far la spesa. Ci vediamo a pranzo con Fabio Pipinato e Armando Stefani per ragionare del progetto "Etica e partecipazione". Armando proprio ieri è diventato Presidente della Circoscrizione dell’Argentario, anche se la festa è stata un po’ guastata dal venir meno di alcuni voti dei consiglieri del PD sulla vicepresidente indicata dall’UpT. Il che ha creato, com’è ovvio, imbarazzo e tensione fra i consiglieri della maggioranza. L’idea della politica come capacità di mediazione e di compromissione piuttosto che di esercizio di forza fatica a farsi largo, specie quando tutto appare in bianco o in nero.

Mentre porto in tavola delle ottime orecchiette al sugo di cozze, facciamo il punto della situazione. Il progetto, lanciato come idea nella campagna elettorale di novembre, ha trovato il consenso da parte del PD del Trentino, ma a quanto pare non le risorse per realizzarlo. E allora? Allora decidiamo di procedere comunque, perché ci crediamo e perché era un punto chiave del patto con gli elettori ce mi hanno votato. Le risorse verranno dalla quota parte del mio stipendio di consigliere e dal contributo di chi vorrà parteciparvi anche sotto il profilo finanziario.

Decidiamo di fare comunque ancora un paio di verifiche, prima di avviare la macchina operativa. E ci salutiamo.

Sono indeciso se prendermi il pomeriggio di libertà oppure portarmi avanti con il lavoro. Scelgo questa seconda opzione, che mi incollerà al computer fino a notte tarda. Finisco l’editoriale sull’Europa che potete trovare in home, il telefono continua a squillare fino a sera. Ci sarebbe anche la serata con Frei Betto, teologo della liberazione in visita a Trento, ma l’intervista pubblicata su "L’Adige" di oggi non mi stimola più di tanto. Alle 0.39 spengo il computer e buona notte.

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