martedì, 15 settembre 2009
15 Settembre 2009mercoledì, 16 settembre 2009
16 Settembre 2009lunedì, 25 maggio 2009
Inizia una nuova settimana, ma è come se avvertissi che la ricarica non c’è stata. Ho ancora negli occhi il mare di Camogli che mi suggerisce il bisogno di una pausa di vacanza se non fosse che l’agenda è inesorabile. Invio a Cristina un piccolo e nuovo elenco di libri da inserire nella sezione del sito (il mio presentatore di sabato ha trovato quello spazio e questo diario molto interessanti), ed inizio a scrivere un testo per i giornali sulle elezioni europee. Manca il tempo e devo andare in ufficio.
Un’occhiata ai giornali e poi mi aspettano Luisa, Martina e Francesca al Forum per la Pace. E’ il primo incontro che ho con loro da presidente del Forum ed è uno scambio di idee a 360 gradi. Luisa è distaccata al Forum dal Consiglio provinciale, Martina e Francesca collaborano sui progetti Formazione e Zaini di pace. A dispetto del loro striminzito contratto, ci mettono l’anima.
Giovedì prossimo c’è il primo incontro del neo eletto Consiglio della Pace e vorrei arrivarci con un quadro delle attività in corso ma soprattutto con una proposta di lavoro per i prossimi mesi. Mi pare ci sia fra noi una buona condivisione delle sfide che attendono il Forum, ma anche la consapevolezza che se vogliamo vincerle è necessario mettere in moto tutte le possibili sinergie con altri soggetti e darci nuovi strumenti di lavoro. Insisto con loro sulla necessità di non cadere nella ritualità della pace e di darci un’agenda non mutuata dagli avvenimenti. Le idee sono molte. Ma dove troveremo le energie? E’ possibile che le nostre istituzioni comprendano il valore di investire nella cultura della pace? E che questo non è altro dal lavoro per costruire identità e coesione sociale?
Verso le 13.30 ritorno in ufficio e mi rimetto al lavoro sui testi iniziati. Alle 15.00 si riunisce il Gruppo consigliare del PD del Trentino. Tutto il tempo se ne va nella programmazione dei lavori e nel fare il punto sui nostri disegni di legge. Per quello sulle istituzioni familiari e sulla banca del tempo ci prendiamo un paio di giorni. Parliamo di diverse cose, saltapicchiando da un argomento all’altro.
Alle 17.00 abbiamo fissato l’incontro con i rappresentanti della Confederazione Italiana Agricoltori. E’ il primo contatto che abbiamo come gruppo consiliare e ci serve per avere una descrizione della loro presenza sul territorio trentino e dei problemi che stanno sul tappeto. In primis quello della frammentazione delle organizzazioni del mondo agricolo e della sofferenza nel rapporto con la più grande e radicata Coldiretti. Parliamo dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, della crisi del settore zootecnico ben evidenziata dalla vicenda della cooperativa di Fiavè ovvero di "un modello padano trapiantato in Trentino" anziché una strada autonoma da adattare alle caratteristiche del territorio. Occorre un modello multifunzionale – osserva Flavio Pezzi – in grado di mettere in campo aziende capaci di abitare la filiera che dall’agricoltura arriva all’agriturismo, attraverso strutture più contenute ma anche maggiormente versatili. Parliamo della formazione necessaria per stare al passo con i cambiamenti che investono il settore, delle difficoltà incontrate con gli enti locali nella gestione dei mercati dal produttore al consumatore.
Il confronto è interessante, tocca la questione dei Parchi agricoli, dell’opzione fra quantità e qualità, fino ad arrivare al nostro disegno di legge sulle filiere corte e sull’educazione al consumo che viene in buona sostanza condiviso. Mi sembra che ci siano le condizioni per riannodare i fili di un ragionamento che, nel marasma della scomposizione e ricomposizione politica di questi mesi, s’erano andati spezzando.
Esco dagli uffici del gruppo e vengo investito dall’afosa calura pomeridiana, nonostante siano quasi le 19.00. Due passi in centro, ma il caldo è insopportabile e allora mi dirigo verso casa. Nella pozzanghera lungo lo stradino sterrato c’è un capriolo che beve ed è uno spettacolo stare ad osservarlo a distanza.